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Festival di Berlino 2016: 10 film da tenere d'occhio

Da Ave, Cesare! dei fratelli Coen a Midnight Special di Jeff Nichols, ecco i titoli più attesi della Berlinale di quest'anno

Midnight Special

11.02.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il Festival di Berlino 2016 è in partenza, e molte sono le anteprime interessanti che verranno presentate nelle varie sezioni del Festival. Si parte ovviamente con Ave, Cesare! dei fratelli Coen, film di apertura della manifestazione. Ma non è l'unico motivo per farsi un viaggetto nella capitale tedesca: scopriamo dunque dieci film da non perdere a Berlino 66.

LEGGETE IL PROGRAMMA DI BERLINO 66



Midnight Special di Jeff Nichols
Il regista di Mud e Take Shelter torna con una storia di fantascienza dal vago sapore anni '80, in cui un padre e un figlio (dotato di poteri paranormali) si mettono in fuga dal governo. Nel cast l'attore feticcio di Nichols, Michael Shannon, oltre a Joel Edgerton, Kirsten Dunst e Adam Driver.



Zero Days di Alex Gibney
Il documentarista premio Oscar Alex Gibney (qui la nostra intervista) torna con un film che esamina l'incredibile storia del virus Stuxnet, creato da USA e Israele per sabotare la corsa al nucleare dell'Iran, ma sfuggito al controllo.



Fuocoammare di Gianfranco Rosi
Altro documentario, realizzato dal vincitore del Leone d'Oro Gianfranco Rosi (Sacro GRA). Si parla di Lampedusa, dei profughi che ogni anno raggiungono le sue coste, di quelli che non ce la fanno e della storia di un ragazzino, Samuele, che lì vive e osserva la tragedia umana che si sta svolgendo nella sua terra in questi anni.



Chi-Raq di Spike Lee
Ispirato sicuramente, almeno in parte, ai fatti di violenza recenti, che hanno visto la morte di molti afro-americani per mano della polizia, Chi-Raq di Spike Lee (prodotto da Amazon Studios) racconta di un gruppo di donne che, dopo la morte accidentale di un bambino, colpito da un proiettile vagante, si riuniscono per protestare contro la violenza nel Southside di Chicago, mettendo in discussione i concetti di razza e sesso in America e nel mondo.



Ave, Cesare! di Joel ed Ethan Coen
Il film di apertura del festival è un'ode – e allo stesso tempo una satira – di una Hollywood che non esiste più, quella dello Studio System anni '50. Josh Brolin interpreta Eddie Mannix, un “fixer” che lavora per la Capitol Pictures ed è incaricato di tenere a bada le star più famose e capricciose. A lui spetta anche il compito di trovare Baird Whitlock (George Clooney), divo non troppo sveglio che è stato rapito mentre girava il kolossal biblico Hail, Caesar, mettendone a rischio la lavorazione. Qui le prime recensioni del film.



Where To Invade Next di Michael Moore
Torna Michael Moore con un nuovo documentario caustico sull'America di oggi. Il regista invade simbolicamente il suo stesso Paese per protestare contro la tendenza tutta americana a risolvere i propri problemi invadendo altri stati.



La comune di Thomas Vinterberg
Dopo Via dalla pazza folla e Il sospetto, Thomas Vinterberg cambia scenario e si sposta nella Danimarca degli anni Settanta, per raccontare l'intreccio di vite, desideri personali e principi di solidarietà e tolleranza all'interno di una comune. Il cast include le superstar danesi Ulrich Thomsen e Trine Dyrholm.



L’avenir (Things to Come) di Mia Hansen-Løve
Isabelle Huppert è la protagonista del nuovo film di Mia Hansen-Løve, nei panni di una insegnante di filosofia la cui vita viene messa sottosopra quando il marito le annuncia di essersi innamorato di un'altra. Lei parte per un viaggio di riscoperta di se stessa che coincide con i primi giorni di una lunga estate.



Smrt u Sarajevu (Death in Sarajevo) di Danis Tanovic
Danis Tanovic, già vincitore del Gran Premio della Giuria a Berlino 2013 con Epizoda u zivotu beraca zeljeza, torna al festival con il suo nuovo film, completamente ambientato in un hotel di Sarajevo dove si prepara una serata di gala in occasione del centenario dell'assassinio di Francesco Ferdinando, evento scatenante della Prima Guerra Mondiale. Ma il personale, che non viene pagato da mesi, minaccia uno sciopero che potrebbe avere risultati disastrosi per l'hotel: se la serata non sarà un successo, l'albergo chiuderà i battenti. La tensione sale per tutti quando il direttore dell'hotel ingaggia il gestore di uno strip club per tenere in riga i dipendenti.



Creepy di Kiyoshi Kurosawa
Kiyoshi Kurosawa, due volte vincitore di Un Certain Regard a Cannes nel 2008 (Tôkyô sonata) e 2015 (Kishibe no tabi), approda a Berlino con il suo ultimo film, un thriller che racconta di un ex detective della polizia invitato da una sua ex collega a riesaminare il caso della scomparsa di una famiglia avvenuta sei anni prima. L'indagine si mescola alle sue vicende personali: da poco, l'uomo si è trasferito in una nuova casa e un giorno la figlia del vicino gli piomba in casa dicendo che suo padre non chi dice di essere.