Pensavamo che Alice nella Città - la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata alle giovani generazioni - avesse gia' giocato i propri assi, ma se sorprese continuano… Insieme alla presentazione dei titoli a sorpresa di questa decima edizione, infatti, registriamo l'adesione alla campagna contro l’omofobia e il bullismo ‘Le Cose cambiano’ e alla raccolta fondi ‘la Prima Scuola’. Decisioni importanti e niente affatto banali che intervengono a scuotere una attesa ormai silente della manifestazione che iniziera' l'8 novembre con il film di Giovanni Veronesi.
Tra film di apertura italiani e ospiti statunitensi eccellenti, avevamo gia' presentato il programma dell'edizione 2013 della kermesse capitolina, ma dalle parti di Casa Alice le principali new entry si chiamano "Patema Inverted", "Marina" e "Container 158"; ma soprattutto "Heart of Lion", di grandissima attualita' (sull'amore di un leader di una gang neo-nazista per una ragazza con un figlio mulatto) e gia' presentato ai Festival di Toronto e Montreal, è il secondo film finlandese del concorso ufficiale, (dopo "The Disciple", anche candidato agli Oscar), ed è l’ultimo lavoro di uno dei registi finlandesi più conosciuti in patria, Dome Karukoski (già in concorso ad Alice nel 2008 con "The home of dark Butterflies").
L’anime giapponese ‘Patema Inverted’ di Yasuhiro Yoshiura è invece ambientato in un mondo sotterraneo dove le persone conducono esistenze tranquille nonostante vivano in spazi oscuri e ristretti. ma quello che sembra un regno felice si trasforma quando la giovane Principessa si addentra nei luoghi più pericolosi di Patema ed entra in contatto con segreti nascosti. Il regista, già autore di "Time of Eve" e "Pale Cocoon", definisce questa sua nuova opera di animazione semplicemente la storia di di “un ragazzo che incontra una ragazza”, ma raccontata in maniera “estremamente rigorosa ed estremamente strana”.
Evento Speciale fuori concorso è "Marina" di Stijn Coninx, co-produzione italo-belga presentata in anteprima, dopo aver fatto tappa a Montreal, forte di un cast di nomi internazionali fra i quali spiccano per l’Italia, Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro. Ambientato nel 1948 in un bellissimo paesino del meridione, il film è ispirato alla vita del famoso musicista Rocco Granata, noto per aver composto la canzone "Marina", tra l'Italia e il Belgio degli Anni '50, periodo in cui molti italiani emigravano per cercare un lavoro nelle miniere di carbone del nord Europa.
A completare il programma “Container 158”, documentario di Stefano Liberti ed Enrico Parenti sul campo ROM più grande d’Europa, a Via Salone a Roma, che raccoglie 1.200 Rom di varia origine (rumeni, serbi, montenegrini, bosniaci). Le varie comunità non comunicano; il livello d’istruzione è bassissimo, il livello di disoccupazione altissimo. Il documentario segue la quotidianità del campo, parte dalle persone comuni e mira a scardinare i pregiudizi e a mostrare cosa vuol dire essere realmente Rom oggi, evidenzia le controversie di questa popolazione “indomabile” e riflette sul meccanismo che da tempo fa da deterrente a una possibile integrazione con gli altri cittadini.
Ma non solo il cinema caratterizza Alice nella città, che oltre ad aderire alla campagna “La prima scuola” (www.laprimascuola.wordpress.com), sostiene “Le cose cambiano”: un progetto di Isbn Edizioni e dell’associazione di promozione sociale Girls and boys, dedicato agli adolescenti e ai giovani LGBT, nato in collaborazione con il Corriere della Sera, e con il sostegno di Enel Cuore Onlus. Il progetto è l’affiliato italiano dell’americano It Gets Better, nato negli Stati Uniti nel settembre 2010 da un’idea dello scrittore, giornalista e attivista gay Dan Savage e di suo marito Terry Miller. Dopo i suicidi di Justin Aaberg e di Billy Lucas in seguito a episodi di bullismo omofobico, la coppia ha caricato su YouTube un video diretto a tutti gli adolescenti gay, lesbiche, bisessuali e transessuali vittime di discriminazioni nell’ambiente scolastico, per trasmettere loro un messaggio importante: “Anche noi ci siamo passati, ma le cose sono migliorate. Tenete duro, chiedete aiuto, ascoltate le storie di chi ha vissuto quello che state vivendo voi e adesso ha una vita piena e felice”.
E proprio tramite le storie vuole contribuire anche Alice, dando la possibilità presso gli spazi del villaggio di registrare video e messaggi a chiunque voglia condividere la propria esperienza e raccontare come le cose sono cambiate per lui: la scoperta di sé, il coming-out, i conflitti, la solitudine, il superamento, la consapevolezza. Presso Casa Alice verranno installati dei video box legati all’iniziativa; alla quale sara' abbinato anche il libro appena uscito - pubblicato da Isbn in coedizione con il Corriere della Sera - Le cose cambiano: storie di coming-out, conflitti, amori e amicizie che salvano la vita, che raccoglie i racconti e le testimonianze provenienti dal progetto italiano e da quello americano. Per ulteriori informazioni www.lecosecambiano.org.
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Alice nella citta' contro il bullismo, e...
Svelati i film a sorpresa della sezione parallela al Festival di Roma, sempre molto attiva su tutti i fronti.
21.10.2013 - Autore: Mattia Pasquini