Snowden

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Biopic su Edward Snowden, il tecnico informatico della NSA che ha sottratto e diffuso tramite i più importanti quotidiani del mondo, informazioni riservate sulle attività illegali di intercettazione e controllo dei cittadini americani e non da parte delle agenzie di intelligence statunitensi. Quando Snowden divulgò tutto, aprì gli occhi del mondo e, contemporaneamente, chiuse le porte del proprio futuro.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Snowden
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Bim
DURATA
134 min.
USCITA CINEMA
24/11/2016
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2016
di Marco Triolo (Nexta)

Oliver Stone torna in forma smaglianteper raccontare la vera storia di Edward Snowden. Asciutto e sobrio,come lascia intendere il semplice titolo, Snowden è anche affilato come una lama e penetra nell'intricato mondo dello spionaggio e dei controlli a tappeto orditi da CIA e NSA con la semplicità di linguaggio che solo un grande autore sa evocare.
 
Non c'è dubbio sulla parte presa da Stone nel film: Snowden è un eroe, un uomo che, messo di fronte a una verità troppo terribile da mandare giù, fa la cosa giusta, rinuncia a tutto e rivela quella verità affrontandone le conseguenze a testa alta. Non a caso, nel primo colloquio di Snowden gli sentiamo citare “Joseph Campbell e Star Wars” come modelli di riferimento. Campbell è l'autore de “L'eroe dai mille volti”, il testo che ha codificato la narrativa di avventura e che George Lucas ha messo in pratica nel suo influente film. È un parallelo voluto: Ed Snowden diventa Gilgamesh, diventa l'eroe che affronta l'inferno stesso per uscirne migliore.
 
Stone usa tutte le armi del migliore cinema d'azione e di spionaggio per raccontare una storia vera che si fa parabola cinematografica di grande effetto. Il montaggio è serrato, la suspense amplificata nei momenti giusti e il puzzle della vita di Snowden rivelato a poco a poco attraverso una serie di continui balzi tra presente (il 2013, con Snowden in una stanza d'albergo di Hong Kong a rivelare i segreti alla stampa) e passato. La cornice di Hong Kong si avvale anche di ottimi interpreti – Melissa Leo, Tom Wilkinson e Zachary Quinto – che sanno infondere ritmo alle uniche parti statiche del film.

Il resto del cast è ben utilizzato – Rhys Ifans, Shailene Woodley e un insolitamente misurato Nicolas Cage – ma è Joseph Gordon-Levitt l'asso nella manica di Stone. L'attore cattura l'essenza del vero Snowden ma senza trasformare la mimesi in un'ostentazione di bravura.

C'è qualche caduta di tono nel finale, che si trascina un po' troppo a lungo e vuole raccontare troppo, tradendo un po' l'asciuttezza generale dell'opera. Ma immagini come il faccione di Rhys Ifans in diretta Skype, ingombrante ma efficace rimando al Grande Fratello di orwelliana memoria, non si dimenticano in fretta.