Taormina - Parlare con Michael Shannon è una delle esperienze più interessanti dell'anno cinematografico in corso. Senza dubbio nella top five degli attori statunitensi più talentuosi del momento, Shannon è specializzato a dar vita a personaggi mentalmente instabili. Ogni volta in maniera diversa. I casi più eclatanti sono stati il bellissimo Revolutionary Road (per cui ha ottenuto una nomination all'Oscar) e naturalmente il meraviglioso Take Shelter (recensione). Ma non lo si dimentica nemmeno in World Trade Center di Oliver Stone, un film debole in cui lui era il migliore del mazzo nei panni del sergente Dave Karnes che l'11 settembre 2001 decide di mettere fine al suo congedo, visitare il barbiere per un taglio alla "marine", andare in chiesa a confessarsi e fare centinaia di miglia giù verso l'inferno di Manhattan. Più recentemente ha avuto un altro film da protagonista assoluto, l'interessante The Iceman (recensione) ed ha tentato di fermare Joseph Gordon-Levitt nel notevole action Senza freni.
La sua specializzazione è quella di interpretare personaggi dai quali normalmente vorresti stare lontano, ma che sul grande schermo è impossibile disprezzare. Succede anche in L'uomo d'acciaio dove interpreta il Generale Zod, nemesi di Superman: "Non credo sia un cattivo con la C maiuscola, piuttosto un uomo con un credo. Nel film lo vedete pronto all'uso della violenza, ma si intuisce anche un passato da guerriero valoroso. Non gli interessa mettere in ginocchio i terrestri, non ha sete di potere. Non è Terence Stamp. Piuttosto è un personaggio pronto a misure estreme per salvare la sua specie dopo che il suo pianeta è stato distrutto".
Spesso ti abbiamo visto sullo schermo nell'esercito. Sei mai stato un soldato? Sognavi mai di arruolarti quando eri un ragazzo?
E' interessante, ho interpretato veramente tanti soldati: in Pearl Harbor, Tigerland, World Trade Center. L'ho fatto anche a teatro. Mio padre era nell'esercito e mi voleva come lui. Mi avrebbe voluto all'accademia militare. In realtà io sono una persona molto pacifica. Mai violenta. Ogni volta che mi propongono questi ruoli la preparazione prevede anche qualche settimana in un campo di addestramento. In quei giorni provo le stesse sensazioni di un soldato: mi basta a soddisfare ogni curiosità che ho al riguardo.
Quello di Zod è un nuovo ruolo oscuro nella tua filmografia. Ti piace ancora dar vita a questi personaggi oppure vorresti diversificare un po'?
Be' io adoro questo lavoro e non ho mai interpretato uno come Zod. Ho fatto tanti tenenti e sergenti, mentre qui sono un generale. E' una specie di promozione, no? La verità è che mi piacerebbe essere come Jimmy Stewart, che sì era un buono sullo schermo, ma era anche in grado di fare qualunque cosa: i western, i film di Hitchcock, quelli di Capra. Penso sempre a La vita è meravigliosa e al modo in cui riesce a dar vita a un personaggio disperato. Mi sorprende tutte le volte.
Ho amato Take Shelter che è uno dei film più belli degli ultimi anni. Il tuo personaggio aveva paura di cataclismi che avrebbero colpito a breve il suo mondo. Ti è mai capitato di essere altrettanto paranoico? Di cosa hai paura?
Sono un papà e da genitore fenomeni come il cambiamento climatico o il riscaldamento globale sono terrificanti. E' ironico come Zod ne L'uomo d'acciaio vaghi nello spazio finché non trova la Terra. Decide di ricostruire Krypton proprio su quel pianeta. Non si rende conto della situazione in cui ci troviamo. Direi che la distruzione di Krypton è una metafora della Terra che continuiamo a non voler salvare. Ecco, questo mi fa paura.
L'uomo d'acciaio segna un po' il debutto in un ruolo principale all'interno di un blockbuster. Qual è la cosa più folle che ti è capitata durante la lavorazione?
E' stato folle e affascinante sin dal primo giorno, quando mi sono ritrovato nel salotto di Zack Snyder a Pasadena. Io vivo a New York e lui mi ha pagato il biglietto per la California: ricordo che continuava a parlarmi del film e suscitava il mio interesse. Allo stesso tempo guardavo fuori dalla finestra e Zack ha questi cespugli di fiori costantemente assaltati da uccellini. Non ho mai preso droghe, ma immagino che gli effetti dell'LSD siano questi!
Ho letto che sei un musicista, cerchi di tornare alla tua musica quando stacchi dal lavoro?
Ho una mia band, i Corporal. In passato abbiamo inciso un album. Mi piacerebbe ritrovarmi il più possibile con loro, ma siamo sempre impegnati tutti quanti. In estate suoneremo a Chicago, non vedo l'ora. Sono emozionatissimo.
A proposito di musica, mi viene in mente che hai anche interpretato 8 Mile, nei panni dell'uomo che va a letto con Kim Basinger, nel film la mamma di Eminem. Hai legato con Eminem su quel set?
(Shannon non lo chiama mai Eminem) Marshall mi ha colpito moltissimo per la sua serietà e per il fatto che non avesse mai paura di chiedere pareri agli altri attori. Arrivato sul set mi aspettavo di incontrare un megalomane, non è stato così. Ecco, il mio primo ricordo di quel film è questo ragazzo costantemente grato ai suoi colleghi perché lo aiutavamo a raccontare la sua storia.
Pare che il nostro tempo sia scaduto, però non posso lasciarti andare senza la nostra domanda di rito. Qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Poster? Mmm... non ne avevo in realtà. Non avevo nessun poster di film, però ero un fanatico di Guerre stellari. Da ragazzino avevo tanti giocattoli di quel film.
Non ci resta che sperare che J.J. Abrams legga questo articolo e lo arruoli nella nuova trilogia... nel frattempo Shannon è attualmente nei cinema con L'uomo d'acciaio. Il film è distribuito dalla Warner Bros.
Per saperne di più
La recensione de L'uomo d'acciaio
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20.06.2013 - Autore: Pierpaolo Festa