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Julieta, Rossy de Palma è ancora musa di Almodóvar: "Adesso queste sue donne mi mettono paura"

Nel nuovo film la vediamo stravolta nel look: "La mentalità del personaggio è più disturbante del suo aspetto"

29.05.2016 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Rossy de Palma ha una metafora sessuale per ogni domanda che le rivolgiamo. "In questi giorni mi trovo in Italia, sto recitando L'opera da tre soldi di Bertold Brecht al Piccolo di Milano e tutte le volte, prima di andare in scena, mi sdraio per terra e bacio il palcoscenico. Come se facessi l'amore con lui". 

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La prima vera musa di Pedro Almodóvar - ma lei scherza dicendo "la sola musa che conosco è la marca di mayonese spagnola" - ha un dono: non solo è una delle prime visioni a cui la nostra mente va quando pensiamo al cinema del maestro spagnolo, ma ha anche la capacità di rassicurare lo spettatore. Non importa quanto dolore ci sia in scena, entra Rossy de Palma e la prima reazione di chi sta a guardare è un sorriso, come se fossimo davanti alla prova definitiva di una famiglia cinematografica di cui facciamo parte anche noi. "Sai cosa non mi va giù, che Pedro venga sempre paragonato ai suoi film del passato. La gente si aspetta ancora oggi un nuovo Donne sull'orlo di una crisi di nervi, vuole che Pedro continui a ripetersi. Bisogna invece rispettare la sua visione e la sua evoluzione".



Un'evoluzione che negli ultimi anni è esplosa, passando dal noir all'horror a un dramma insolito, come questo Julieta, il nuovo film presentato in Concorso al Festival di Cannes e adesso approdato nelle sale italiane. Rossy de Palma è uno dei personaggi chiave di questa storia sul senso di colpa, incentrata su una delle donne "più passive" della cinematografia del regista, come lo stesso Almodovar ha ammesso.  

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A trent'anni dal suo primo film con Almodóvar, come è invecchiato Pedro? 
Ah, è sempre lo stesso, solo molto più intelligente. La sua è un'evoluzione intellettuale speciale: di solito più si invecchia e più ci si allontana dalle emozioni, Pedro invece non ha paura di cercare ancora le emozioni. Il suo sguardo si è evoluto. Da spettatrice e da sua fan ho capito che la cosa più importante quando vado a vedere uno dei suoi film è rimanere "Vergine" e cioè non pensare o non avere aspettative di vedere qualcosa che ho già visto.  
 
Come funziona il vostro rapporto artistico, come arrivate a una nuova collaborazione insieme?
Non ho mai chiesto a Pedro di darmi un ruolo, lo lascio libero. E' come l'amore, devi sentirti desiderata. Quindi non lo ho mai supplicato. Di solito lui ha due o tre progetti in fase di sviluppo: ci siamo incontrati agli Oscar europei ed è stato lì che mi ha detto che voleva me per un ruolo piccolo ma fondamentale nel suo nuovo film. 

 
La donna che interpreta in Julieta è una persona che porta i segni del dolore sul suo volto e sulla sua anima...
Il personaggio non è di certo glamour. (sorride) La mentalità di questa donna però mi spaventa di più del suo aspetto fisico. Vedi, ogni personaggio creato da Pedro è come una parte della psiche femminile e questa Marian rappresenta una parte antica delle donne. Quella che ci fa credere che noi donne siamo responsabili della felicità di tutti quelli che ci stanno attorno, che dobbiamo sostenere la famiglia e i nostri uomini. Che dobbiamo sacrificarci. E in effetti questa parte della psiche femminile esiste eccome. Ecco perché mi fa più paura del look del personaggio.
 
Cosa crede invece Rossy de Palma?
Be' Julieta è un film sul senso di colpa, io ci ho messo un po' a liberarmene, ci sono riuscita ora che ho cinquantuno anni. E ho capito che più ci slanciamo verso la felicità più saremo contagiosi per gli altri. Sacrificarsi per il bene di qualcun'altro vuol dire tradire, in primis tradire noi stessi. 
 
Lei viene dalla musica, poi è passata al cinema. E anche alla moda. Si sente una sex symbol ancora oggi? 
Sex Symbol no, ma non smetto mai di sentirmi sexy. Ho una componente sensuale abbastanza forte. La mia energia viene dalla mia sensualità. 

 
Alla fine delle interviste di solito chiedo sempre qual era il poster che aveva in camera da ragazzina?
Ne avevo due, la grande Joséphine Baker e quello della Magnani.  


Julieta è attualmente nei cinema distribuito da Warner Bros. Scopri in quale sala vederlo cliccando qui