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Hugh Jackman presenta Logan: "Questa volta arrivo finalmente al cuore di Wolverine"

L'attore australiano dice addio al supereroe degli X-Men. L'anteprima mondiale a Berlino

17.02.2017 - Autore: Pierpaolo Festa, da Berlino (Nexta)
Ci ha messo diciassette anni Hugh Jackman per definire pienamente l'identità del suo Wolverine, eroe Marvel e leader degli X-Men che per otto film (tre trilogie a due spinoff) ha vagato alla ricerca di se stesso. In occasione del terzo spinoff, l'eroe entra totalmente in contatto con il suo cuore. E ce lo mostra. 
 
Logan - The Wolverine, titolo del nuovo film, è - come la stessa frase di lancio recita - l'ultima volta di Jackman nei panni del mutante con gli artigli: "Questo è un sogno che si avvera - afferma Jackman alla Berlinale, dove il film viene presentato in anteprima mondiale - Sin dall'inizio sapevamo che sarebbe stata la mia ultima volta in questo ruolo e che avremmo fatto un film indipendente da ogni franchise, da un genere in particolare. Un film che non si sarebbe piegato alle regole di marketing che evitano la censura". 

 
LE LACRIME DI HUGH JACKMAN - LE LACRIME DI WOLVERINE

Sullo schermo lo vediamo aprirsi totalmente, fino alle lacrime, nei confronti del professor Charles Xavier (Patrick Stewart che ritorna al ruolo ereditato recentemente da James McAvoy) e verso la piccola Laura (Dafne Keen), new entry del film, una bambina mutante in un mondo senza più mutanti.

Hugh Jackman si rivede sullo schermo e anche dai suoi occhi scorrono lacrime: "Quando ho visto il film ero molto nervoso. Guardavo il personaggio e piangevo, e lo facevo nei momenti inaspettati: per esempio nella scena in cui prendo in braccio Patrick Stewart sulle scale. Mi guardavo e pensavo: 'amo questo personaggio'. Non posso dire che mi mancherà. La verità è che non lo abbandonerò mai. Vivrà sempre nel mio cuore. I fan me lo ricorderanno per tutti i giorni della mia vita. Wolverine è parte di me. E gli sono molto molto grato".
 
Diciassette anni fa, Dougray Scott era stato ingaggiato da Bryan Singer per il ruolo di Wolverine. L'attore scozzese fu trattenuto sul set di Mission: Impossible II (dove interpretava la nemesi di Tom Cruise) e fu costretto a rinunciare al ruolo. A quel punto la produzione ingaggiò il semisconosciuto Jackman. Era la nascita di una carriera leggendaria. 
 
"Ricordo ancora la prima volta che ho incontrato Patrick Stewart sul set di X-Men. Fino a qualche tempo prima studiavo teatro guardando le pièce che aveva interpretato e sognando di conoscerlo. E poi è successo davvero. Questo personaggio è veramente parte della mia vita e con questo film - senza nulla togliere agli altri - sento di essere arrivato finalmente al cuore di questo personaggio".
 
UNO SGUARDO INEDITO ALL'INTERNO DEI FILM DI SUPEREROI

Jackman continua: "Quando ho capito che James Mangold avrebbe diretto il film, allora non ho più avuto dubbi. Perché lui ha subito pensato alla storia di una famiglia vissuta da un personaggio che è terrorizzato dall'intimità. Uno che vive nel dubbio... non sa se avvicinarsi a quelli che lo amano o se separarsi da loro". 
 
Ad oggi nel cinema americano non si è mai visto un film che racconta il tramonto di un supereroe. O almeno mai così. Lo stesso James Mangold ammette di essersi ispirato al film conosciuto come l'ultimo western: il capolavoro di Clint Eastwood, Gli spietati
 
Sullo schermo l'eroe è costantemente affiancato da una bambina con i suoi stessi poteri: "Quando mi hanno raccontato l’idea principale del film - dichiara Jackman - ho detto: 'è bellissimo ma come diavolo faremo? Sarà dura trovare una ragazzina di undici anni adatta al ruolo".  A quel punto rivolgendosi alla sua collega Dafne Keen afferma: "Sono molto orgoglioso di te. Di quello che sei e di come hai lavorato".


 
LOGAN - UN FILM PER SOLI ADULTI 
 
James Mangold sa bene di aver realizzato un film violentissimo rispetto al resto dei capitoli che compongono la saga degli X-Men. Un franchise che si è sempre rivolto anche ai più giovani. "Questo film esce negli USA con un divieto ai minori - afferma il regista - I temi che raccontiamo possono essere esplorati solo se ci rivolgiamo a un'audience quantomeno più adulta di quattordici anni. Logan mostra sangue e violenza come tante altre storie... ma mostriamo anche la morte. E chi muore non torna piu". 
 
JACKMAN: "LOGAN E' IL FILM CHE PIU' MI RAPPRESENTA" 
 
Jackman conclude con la dichiarazione più emozionante. "Spero di vedere i miei nipoti un giorno e spero che mi chiedano quale tra i miei film guardare. Gli consiglierei questo. Senza dubbio. Questo, tra i film che ho fatto, è quello più vicino al mio cuore".


Logan - The Wolverine arriverà nei cinema italiani dall'1 marzo, distribuito dalla 20th Century Fox.

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