NOTIZIE

Dunkirk: Mark Rylance mette a confronto Steven Spielberg e Christopher Nolan [Videointervista]

L'attore, premio Oscar per Il ponte delle spie, diventa un eroe in uno degli eventi cinematografici dell'anno

30.08.2017 - Autore: Servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)
LEGGI LA RECENSIONE DI DUNKIRK

Mark Rylance
, uno dei più grandi attori teatrali della nostra epoca. al cinema si è fatto notare soprattutto negli ultimi anni, vincendo l'Oscar con Il ponte delle spie e diventando il braccio destro di Steven Spielberg. L'attore inglese è adesso uno degli eroi di Dunkirk, Lo abbiamo incontrato a Londra per parlare del kolossal di Christopher Nolan che ritroveremo certamente ai prossimi Oscar.

Qui la videointervista all'attore affiancato dal collega Barry Keoghan:



Guarda la videointervista a Christopher Nolan: il regista svela i segreti di Dunkirk

Segue la trascrizione dell'intervista
 
Mark, hai lavorato con Spielberg che è un tipo "malato per la Storia". In Dunkirk sei diretto da Christopher Nolan:  puoi paragonare il loro approccio ai film storici? Mi chiedo se Nolan arrivi sul set con una pila di libri e ti dica: "Mark, vai alla grande!". 
Non arriva con i libri. Arriva preparato dopo aver fatto le sue ricerche. Preparatissimo. Steven Spielberg mi ha detto: "se mi innamoro di una storia, voglio che tutti la amino con me". Non vuole che ci siano ostacoli per nessuno. Vuole farvi innamorare. Lui si rivolge soprattutto all'enorme audience statunitense che non conosce tanto la storia del resto del mondo. Purtroppo a volte non ne sanno nemmeno della loro America. 
Quindi Steven racconta tutto in maniera molto "semplice", così tutti possono capirlo. Chris Nolan invece ama farvi vivere un'esperienza in cui ci si può anche confondere e poi diventa tutto chiaro. E poi di nuovo confusi. Ci si muove tra certezze e dubbi. Le sue storie possono essere complesse. Non credo che a Chris Nolan interessi fare cinema popolare. Lui sfida il suo pubblico un po' di più. 
Io li amo entrambi: sono due registi geniali. Non credo che uno sia meglio dell'altro: ma Chris è più giovane e i tempi sono cambiati rispetto agli anni Settanta. Ci sono tantissime storie che devono essere raccontate con una marcia in più al fine di catturare l'immaginazione del pubblico. 
 
Quando vedo un film di Christopher Nolan mi accorgo che a lui non piace troppo usare effetti speciali digitali. Gli piace la realtà. Nel film c'è una bellissima scena in cui un aereo si dirige verso la vostra barca. E voi lo schivate...
Quello era un vero aereo che puntava contro di noi! Ok, le pallottole non erano di certo vere... purtroppo c'è un livello di realtà al quale Chris Nolan non vuole comunque arrivare! Ecco perché credo che lui sia uno "sciocco" nel farlo.  Insomma perchè aggiungere le pallottole soltanto dopo?... è una cavolata! (Sorride)
 
Agli attori di teatro chiedo spesso: hai un rituale prima di andare in scena? Sei un tipo superstizioso? 
Non credo di essere superstizioso. Ma sono certo che spesso abbiamo a che fare con qualcosa che va al di là del talento. Ti puoi preparare a un ruolo quanto vuoi, ma alla fine è come con lo sport. Guardi un atleta e dici: "come ci è riuscito? E' impossibile!". Succede anche nella musica e nella recitazione. Alla fine dunque parliamo di GRAZIA ricevuta. Ecco perché prego prima di andare in scena... e non sono un tipo religioso. Prego per essere "presente nel momento". Per cogliere il vero spirito della situazione e tirare fuori qualcosa che va al di là del mio talento. Questa è la cosa più bella e a volte la senti dentro di te: come quando giochi a dadi o a biliardo. Senti che sei nella fase giusta. Ecco vuoi che il destino stia dalla tua parte. Funziona così nel teatro anche. E su un set cinematografico. Speri di avere una buona giornata.
A volte ce l'hai, a volte no.

Dunkirk, in uscita il 31 agosto, è distribuito dalla Warner Bros.
FILM E PERSONE