
Otto film cambiati radicalmente dopo le proiezioni test

Rambo (1982)

La piccola bottega degli orrori (1986)
Celeberrimo il finale catastrofico de La piccola bottega degli orrori, il musical di Frank Oz ispirato al classico di Roger Corman e al suo adattamento teatrale. Il film avrebbe dovuto finire come il musical di Broadway, con la pianta carnivora Audrey II che, dopo essersi pappata i due protagonisti (Rick Moranis ed Ellen Greene), portava morte e distruzione nel mondo intero. Ma i pubblici dei test screening furono sconvolti dalla morte dei due protagonisti, e il finale fu rigirato.

Bella in rosa (1986)
Bella in rosa, il cult anni '80 scritto da John Hughes, si concludeva in origine in maniera opposta rispetto al finale noto. Andie (Molly Ringwald) si metteva con il vecchio amico Duckie (Jon Cryer), anziché con il ricco Blaine (Andrew McCarthy). Questo finale è ancora presente nel romanzo tratto dal film, dato alle stampe prima che Paramount decidesse per un'inversione del finale. Gli spettatori dei test screening avevano infatti decretato il vincitore del triangolo amoroso: per loro doveva essere Blaine. E Blaine fu.

Attrazione fatale (1987)
Nel finale originale di Attrazione fatale, Dan (Michael Douglas) veniva incastrato da Alex (Glenn Close), che riusciva a fargli imprimere le impronte digitali sul coltello con cui poi lei si suicidava. Dan finiva in carcere, pur essendo innocente, e il film si concludeva nella maniera più cupa. Troppo cupa per gli spettatori delle proiezioni test, che spinsero Paramount Pictures a chiudere il film in maniera più canonica, con Alex uccisa da un colpo di pistola sparato dalla moglie di Dan.

007 - Vendetta privata (1989)
Il secondo 007 interpretato da Timothy Dalton vedeva James Bond partire per una missione di vendetta personale contro un signore della droga, colpevole di aver fatto assassinare la moglie del suo migliore amico, l'agente CIA Felix Leiter. Per questo, il titolo scelto originariamente dai produttori era Licence Revoked, ovvero "Licenza revocata". Nel film, a Bond viene in effetti revocata la licenza di uccidere. Ma, per gli americani, "licence" vuol dire anche e soprattutto "patente di guida". Così, per evitare confusione e umorismo involontario, il titolo divenne Licence to Kill dopo le proiezioni test.

The Descent - Discesa nelle tenebre (2005)
Ecco un caso in cui le proiezioni test sono state le normali proiezioni di The Descent in Gran Bretagna, dove il film è uscito un anno prima rispetto agli USA. Il finale dell'horror di Neil Marshall è notoriamente cupissimo: la protagonista Sarah (Shauna Macdonald) fugge dalle grotte sotterranee dove è imprigionata. Ma poi scopriamo che era tutto un sogno, e che la donna è ancora intrappolata e circondata dai mostruosi esseri mutanti che con ogni probabilità la faranno a pezzi. Il distributore americano Lionsgate chiese che quegli ultimi secondi del film venissero tagliati e che il film si chiudesse con la vera fuga di Sarah. Per questo, e solo per questo, esiste un sequel in cui Sarah torna alle grotte.

Amabili resti (2009)
Come il romanzo di Alice Sebold, anche il film di Peter Jackson si concludeva con la morte del serial killer Mr. Harvey (Stanley Tucci) che, colpito da una stalattite, cade in un burrone. Ma nella versione originale, la morte era "troppo veloce", secondo il pubblico dei test screening. Jackson aggiunse così diversi dettagli ravvicinati per far soffrire di più Mr. Harvey, come da richiesta degli spettatori.

Scott Pilgrim vs. the World (2010)
Nel finale originale di Scott Pilgrim vs. the World, Scott (Michael Cera) sceglieva di restare insieme a Knives Chau (Ellen Wong), anziché mettersi con Ramona Flowers (Mary Elizabeth Winstead). Ma il regista Edgar Wright ammette che il finale, così concepito solo perché Ellen Wong era "adorabile" nei panni di Knives, non era né carne né pesce. Piuttosto che confondere il pubblico, Wright preferì dunque cambiarlo.