Amabili resti

Amabili resti

Tratto dal best-seller di Alice Sebold e diretto dal regista Peter Jackson, "Amabili Resti (The Lovely Bones)" racconta la storia della giovane adolescente Susie Salmon, barbaramente uccisa e che veglia dall'alto la sua famiglia e il suo assassino. La giovane dovrà tenere a freno il suo desiderio di vendetta per riuscire ad aiutare la famiglia a guarire dal dolore.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Lovely Bones
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
135 min.
USCITA CINEMA
12/02/2010
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2010

di Adriano Ercolani



Dopo i fasti produttivi, gli incassi stratosferici e la pioggia di Oscar della trilogia de "Il Signore degli Anelli" e di "King Kong", Peter Jackson
È tornato al suo cinema del passato e con questo suo nuovo
lungometraggio ha realizzato una sorta di film "gemello" del suo primo,
ipnotico capolavoro mainstream, quel "Creature del cielo" che ne aveva lanciato la carriera a livello internazionale. Se
nell'altro film l'autore aveva raccontato il mondo adolescenziale
femminile in maniera vorticosa e crudele, adesso con "Amabili resti" (The Lovely Bones), adattamento dello struggente romanzo di Alice Sebold,
Jackson mette in scena l'universo sospeso e poetico di una
quattordicenne rimasta imprigionata nel suo limbo personale dopo essere
stata brutalmente assassinata.



Una sequenza di Amabili resti



La maggior parte della critica internazionale ha stroncato questa ultima fatica di Peter Jackson,
spostando eccessivamente l'attenzione sulla dimensione visiva
dell'opera, soprattutto quella riguardante al rappresentazione
fantasmagorica dell'universo sovrannaturale in cui la giovane Susie Salmon si trova dopo la sua morte. A nostro avviso questo È uno dei maggiori casi di fraintendimento critico avvenuto negli ultimi anni: la componente fantastica di "Amabili resti",
infatti, rappresenta soltanto la cornice, necessaria ma non
preponderante, rispetto alla storia dell'elaborazione del lutto,
sviluppata con grande senso drammatico sia da parte della famiglia che
della stessa protagonista. Ad essere struttura portante e vero centro
emotivo del racconto È la dimensione reale della storia, che
soprattutto nella prima metÀ del film vibra di grande cinema, sia nella
sua pura composizione estetica che nell'emozione che trama e personaggi
riescono a trasmettere al pubblico.



Saoirse Ronan È la protagonista di Amabili resti



C'È da ammettere che la sceneggiatura di "Amabili resti" scritta da Jackson insieme alle fidate Fran Walsh e Philippa Boyens,
tralascia eccessivamente la psicologia del personaggio della madre di
Susie, Abigail; allo stesso tempo perÒ lo script - l'abilitÀ di
scrittore di Jackson & co. È troppo passata in sordina negli anni -
rispetto alle sue capacitÀ di regista compie un notevole lavoro di
sintesi e di concentrazione temporale nel narrare gli eventi, togliendo
in questo modo quel senso di dilatazione che a nostro avviso era il
limite dello scritto della Sebold. A rendere poi "Amabili resti" un film ancora piÙ prezioso c'È poi la straziante interpretazione di un'eccellente Saoirse Ronan,
attrice che dimostra di stare progredendo nelle sue capacitÀ invece di
perdersi come È accaduto a molte "baby star" di recente raggiunta
notorietÀ. E' la Ronan senza dubbio la migliore degli attori in scena,
anche se Mark Wahlberg si dimostra volenteroso in un ruolo fuori dalle sue solite competenze e Stanley Tucci È funzionale e lucidamente inquietante nella parte dello psicopatico.



Mark Wahlberg e Stanley Tucci in una sequenza di Amabili resti



"Amabili resti"
È un lungometraggio molto difficile da assimilare, poichÉ mescola con
enorme audacia stili narrativi, opzioni estetiche e toni del racconto
tra loro apparentemente inconciliabili. Quello che Peter Jackson È
riuscito a realizzare È un puzzle di grande potenza espressiva, magari
non del tutto equilibrato ma emozionante, libero, a tratti straziante.
Grande cinema, che merita assolutamente di essere amato.