
Dieci film che la Marvel vorrebbe farvi dimenticare

I film che la Marvel vorrebbe dimenticare
Sin dal 2008, da quando i Marvel Studios hanno lanciato il loro universo condiviso con Iron Man, molti film di supereroi precedenti sono diventati obsoleti. I cinecomics si sono avvicinati molto di più alle loro controparti di carta, le loro vite hanno iniziato a incrociarsi e si è smesso di avere paura degli elementi più "fumettistici".
Ciò non toglie che alcuni cinefumetti precedenti alla rivoluzione Marvel siano comunque lodevoli. Ma ce ne sono altri che, anche se magari da alcuni sono considerati cult, alla Marvel non sono molto amati. Altri ancora sono degli innegabili disastri.
Andiamo alla scoperta dei film che la Marvel probabilmente preferirebbe spazzare sotto il tappeto della storia per l'eternità...
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Dr. Strange (1978)
Questo film TV dedicato al Dottor Strange nacque dall'accordo siglato tra Marvel, CBS e Universal che diede anche i natali a L'incredibile Hulk, la breve serie The Amazing Spider-Man e ben due orrendi pilot di Captain America. Come in tutti quei casi, le origini di Stephen Strange vennero ampiamente rielaborate rispetto al fumetto: qui Strange (Peter Hooten) è uno psichiatra, anziché un chirurgo, ed eredita i poteri magici dal padre. Dr. Strange fu realizzato come pilot di una serie che non si materializzò mai. Ci sono voluti quasi quarant'anni perché finalmente il personaggio ottenesse giustizia nel film con Benedict Cumberbatch.

Howard e il destino del mondo (1986)
Stando alla leggenda, se un dipendente di George Lucas pronunciasse il titolo di questo film di fronte al suo datore di lavoro verrebbe licenziato seduta stante. Il creatore di Star Wars lo odia talmente tanto da aver fatto il possibile per dimenticarlo. Howard e il destino del mondo fu un flop micidiale al botteghino, per via del suo tono indeciso tra film per bambini e gag smaliziate per adulti. Oggi ha un suo seguito e chi lo vide da ragazzino ne conserva un ricordo migliore del film in sé, ma è innegabile che col personaggio satirico Marvel ideato da Steve Gerber e Val Mayerik non ha quasi nulla a che vedere. Howard the Duck è stato introdotto ufficialmente nel MCU al termine del primo Guardiani della Galassia, e ha avuto un cameo anche nel secondo (in entrambi è doppiato da Seth Green). Howard e il destino del mondo detiene però un primato: è in assoluto il primo film cinematografico ispirato a un personaggio Marvel.

La rivincita dell'incredibile Hulk (1988)
Si tratta di un film per la TV concepito come sequel della classica serie televisiva dedicata a Hulk, quella con Lou Ferrigno e Bill Bixby. Anche noto come Thor e Hulk gli invincibili, La rivincita dell'incredibile Hulk anticipa curiosamente di una trentina d'anni Thor: Ragnarok, che vedrà nuovamente fianco a fianco il Dio del Tuono e il Gigante di Giada. Sembra quasi che la Marvel voglia omaggiare questo film, ma è più probabile che voglia cancellarlo dalla memoria collettiva con un prodotto ben più degno. La rivincita dell'incredibile Hulk è talmente raffazzonato che gli sceneggiatori non hanno rispettato nemmeno le origini del Thor Marvel, né tantomeno il suo costume.

Il vendicatore (1989)
Negli anni '80 ci si vergognava talmente tanto dei film tratti da fumetti, che in Italia il distributore di The Punisher non si prese nemmeno la briga di tradurre correttamente il titolo. Il Punitore di Dolph Lundgren divenne così un più generico Vendicatore. Resta il fatto che l'action di Mark Goldblatt (regista di due soli film ma montatore quotatissimo a Hollywood) è un discreto figlio dei suoi tempi, ma è generico quanto il titolo italiano. Frank Castle non sfoggia il suo famoso teschio sul petto e, a parte lui, dei fumetti Marvel originali non sopravvive nulla. Però ci sono i ninja!

Capitan America (1990)
Il Captain America di Albert Pyun è il perfetto emblema di "cosa non fare" quando si porta un fumetto sul grande schermo. E' una co-produzione con la ex Jugoslavia, girato tra Slovenia e Croazia con pochi soldi e attori abbastanza imbarazzanti (su tutti Matt Salinger; ma c'è anche Francesca Neri!). Il Teschio Rosso, curiosamente, non è un ufficiale nazista ma fascista. Tutto il resto è abbastanza rispettoso del fumetto, ma totalmente insipido. Era stato inizialmente programmato per le sale in occasione del 50° anniversario di Capitan America nel 1990, ma fu poi rimandato di due anni e uscì in home video. Chissà come mai!

The Fantastic Four (1994)
La celebre famiglia di supereroi concepita da Stan Lee e Jack Kirby non ha mai avuto fortuna al cinema. Ma visti i risultati dal mediocre allo sconcertante ottenuti con budget elevatissimi, viene quasi da rivalutare la versione low-budget dei Fantastici Quattro prodotta nel 1994 da Roger Corman, con cui la compagnia Neue Constantin intendeva solo mantenere i diritti di sfruttamento del fumetto. Il budget di un milione di dollari non impedisce di intravvedere un certo amore per i fumetti originali in mezzo alle soluzioni visive e narrative imbarazzanti. Divenne un vero cult e circolò per vent'anni in videocassette pirata: oggi è facilmente reperibile nel web. Ma non è mai stato distribuito ufficialmente.

Nick Fury: Agent of S.H.I.E.L.D. (1998)
Prima che Samuel L. Jackson rendesse popolare il Nick Fury dell'universo Ultimate (un aggiornamento dei classici titoli Marvel), in cui il direttore dello S.H.I.E.L.D. è afro-americano, Fury era bianco nei fumetti. Così, nel TV movie uscito nel 1988, venne interpretato da David Hasselhoff, che non è nemmeno malaccio nel ruolo. Diversi personaggi Marvel appaiono nel film, tra cui Arnim Zola, il barone Von Strucker e gli agenti HYDRA. Per il resto si tratta di un timido thriller televisivo che non ebbe nemmeno la forza di generare una serie. Ma è indubbio che la moderna serie Agents of S.H.I.E.L.D. gli debba qualcosa. La sceneggiatura è di David S. Goyer, futuro sceneggiatore di Batman Begins e Blade.

Hulk (2003)
Hulk di Ang Lee rappresenta il primo tentativo di portare al cinema il gigante verde Marvel. Eric Bana interpreta il dottor Bruce Banner e tutto si fa metafora dei traumi infantili e dei ricordi repressi. Il film non è per niente male, nonostante un finale confuso, e l'Hulk digitale era una vera meraviglia tecnologica nel 2003. Ma un sequel non arrivò mai, perché la Marvel riottenne i diritti del personaggio e, nel 2008, sfornò L'incredibile Hulk con Edward Norton. Questo film rientrava nel neonato MCU insieme a Iron Man ed è tuttora canone, nonostante il cambio di attore (ora c'è Mark Ruffalo nel ruolo di Bruce Banner). Curiosamente, la Marvel decise di non negare del tutto il film con Bana, limitandosi a riscritturare tutti i ruoli principali ma senza narrare nuovamente le origini del mostruoso eroe. Altra curiosità: i Marvel Studios tuttora non possono realizzare un film solista di Hulk senza pagare un obolo alla Paramount, che all'epoca de L'incredibile Hulk distribuiva i film Marvel. Per questo l'hanno infilato nel prossimo Thor: Ragnarok.

Daredevil (2003) ed Elektra (2005)
Non fosse già abbastanza brutto il Daredevil di Mark Steven Johnson, quello in cui il Diavolo Rosso interpretato da Ben Affleck non esita a far fuori la gente contravvenendo alla natura cattolica del personaggio creato da Stan Lee e Bill Everett, lo spin-off Elektra con Jennifer Garner è riuscito a fare di peggio. Entrambi i personaggi sono poi tornati in mano alla Marvel (che li aveva affidati alla Fox) e sono ora protagonisti delle serie che la Marvel ha realizzato con Netflix. Per fortuna.

Man-Thing (2005)
Il b-movie Man-Thing è l'ennesimo caso di adattamento Marvel nato per il grande schermo e poi invece finito in TV/home video. Diretto da Brett Leonard, regista de Il tagliaerbe, il film subì un taglio di budget che costrinse la produzione a mantenere la creatura fisica ripresa sul set, che nelle intenzioni originali avrebbe dovuto essere rimpiazzata da un mostro al computer in post-produzione. In USA, Man-Thing fu trasmesso da Syfy.