Avengers: viaggio tra gli effetti speciali di Age of Ultron
Alla scoperta degli effetti speciali di Avengers: Age of Ultron
Il 22 aprile arriverà nei cinema italiani Avengers: Age of Ultron, secondo capitolo della saga portante del cosmo Marvel. Un film che combinerà stunt e computer graphic per regalarci due ore di azione ultra-spettacolare come non si è mai vista prima. Diamo uno sguardo in dettaglio ai miracoli visivi che dobbiamo aspettarci dal nuovo film di Joss Whedon (QUI IL TRAILER).
Ultron, il tiranno robot
Avengers: Age of Ultron mette gli uni di fronte agli altri i supereroi Marvel e un esercito di robot comandati da Ultron, intelligenza artificiale creata per errore da Tony Stark/Iron Man. Ultron è interpretato da James Spader, che ha donato al personaggio la voce e i movimenti attraverso la tecnologia del motion capture. Nel climax del film, una battaglia devastante mostrata brevemente nei trailer, effetti di ultima generazione porteranno in vita schiere di androidi malvagi pronti a sterminare la razza umana.
Tony Stark, padre del nemico
Nei fumetti è Hank Pym, alias Ant-Man, a ideare Ultron. Nei film sarà Tony Stark, andato "in pensione" al termine di Iron Man 3 eppure ansioso di usare le sue risorse per proteggere l'umanità. Ma nella sua ricerca sull'Intelligenza Artificiale, si spingerà troppo in là, aiutato anche dalla tecnologia ritrovata tra i resti dei Chitauri, gli alieni che hanno invaso la Terra nel primo Avengers.
Iron Man Hulkbuster
Ma Ultron non sarà l'unica invenzione di Stark nel nuovo film. Lo vedremo anche pilotare Hulkbuster, una gigantesca armatura creata con un solo scopo: domare Hulk.
Hulk sempre più realistico
Hulk sarà interpretato ancora una volta da Mark Ruffalo, che non dà solo un volto al suo alter ego umano Bruce Banner, ma indossa anche la tuta e i sensori del motion capture per dar vita ai movimenti e alle espressioni facciali del Gigante Verde. Questa tecnologia, sperimentata per la prima volta da Peter Jackson e Andy Serkis (che ha anche un ruolo "umano" in Age of Ultron) per il Gollum de Il signore degli anelli, ha fatto in quindici anni passi da gigante e oggi le creature in mo-cap sono più realistiche che mai.
Mark Ruffalo è Bruce Banner
Ecco Mark Ruffalo "al naturale" nella fase della trasformazione in Hulk. Ruffalo è il primo attore a interpretare entrambe le incarnazioni del personaggio: prima di lui, Hulk era stato animato in digitale senza l'uso del motion capture.
Uno scontro epico
Piatto forte annunciato di Age of Ultron è la zuffa tra Iron Man e Hulk, che promette effetti speciali spettacolari.
Visione, l'androide buono
Come se Ultron e Hulk non fossero già sufficienti, in Avengers: Age of Ultron ci sarà un terzo personaggio creato in motion capture. Si tratta di Visione, androide "buono" nato sempre dalla mente geniale di Tony Stark e parente stretto di Ultron. A dargli voce e movimenti, l'attore Paul Bettany, che da sempre è la voce dell'intelligenza artificiale di Iron Man, J.A.R.V.I.S.
Scarlet e Quicksilver, i super-gemelli
Nel sequel verranno introdotti anche Scarlet Witch e Quicksilver, gemelli dotati di superpoteri interpretati da Elizabeth Olsen e Aaron Taylor-Johnson. Quest'ultimo è un velocista che non ha nulla da invidiare a Flash della rivale DC, anche se l'effetto della corsa superveloce è ben diverso da quello scelto nella serie TV The Flash.
Trivia: nei fumetti, Scarlet e Quicksilver sono mutanti e figli di Magneto. Entrambi i personaggi, data la doppia natura di X-Men e Vendicatori, possono essere utilizzati anche dalla Fox nella saga dei mutanti, e infatti Quicksilver è apparso in X-Men: Giorni di un futuro passato, interpretato da Evan Peters. Lì l'effetto della corsa era stupefacente: vedremo se la Marvel riuscirà a fare altrettanto.
L'uomo dietro il miracolo
Joss Whedon sul set con Elizabeth Olsen e Jeremy Renner. Whedon è riuscito nell'impresa di assemblare con successo gli Avengers per la prima volta nel 2012. Con più di un miliardo di dollari incassato dal precedente capitolo, le aspettative sono altissime. Ma Whedon ha già dimostrato mano ferma nel gestire attori primedonne e sequenze altamente spettacolari.