
E secondo il direttore il Concorso mai come quest’anno è così forte e composto da film potenti e vicini alla realtà. “Gli spettatori saranno sorpresi di questo concorso” – afferma. E tra i grandi eventi c'è anche l'omaggio a John Huston a cui il Festival dedicherà la più grande retrospettiva, proiettando i suoi film: da “I cinque volti dell’assassino” a “La saggezza del sangue”, passando per “Gli inesorabili” a “L’uomo che volle farsi re”, fino a “Fuga per la vittoria” e “L’onore dei Prizzi”.

Sedici i film in Concorso, tra questi l’unico italiano è “Henry”, noir di Alessandro Piva interpretato da Carolina Crescentini e Michele Riondino e ambientato in una Roma davvero cupa. In competizione anche il britannico “Four Lions” di Christopher Morris e l’americano “Winter’s Bone” di Debra Granik, già vincitore a Sundance. Tra i film attesi anche “127 Hours” di Danny Boyle (qui la nostra anteprima): il regista, premio Oscar per “The Millionaire” dirige James Franco in una storia vera ambientata tra le montagne dello Utah dove il protagonista rimane intrappolato per oltre cinque giorni. Proiettato anche “John Carpenter’s The Ward” (qui la nostra anteprima), ritorno dietro la macchina da presa di uno degli autori più interessanti del cinema oltreoceano. Cher e Christina Aguilera sono le protagoniste di “Burlesque” (qui la nostra anteprima), celebrazione hollywoodiana della forma d'arte, parodia dello spogliarello.

E naturalmente, come già annunciato ci sarà “Hereafter” di Clint Eastwood (qui la nostra anteprima), un film già conteso dai Festival di Venezia e Roma che avrà la sua première europea proprio a Torino come pellicola di chiusura. E non mancheranno nemmeno i vampiri di “Suck” che hanno le sembianze dei musicisti Iggy Pop, Henry Rollins e Alice Cooper. Né tantomeno quelli del belga “Vampires” diretto da Vincent Lanoo e girato come un documentario sulla bizzarra vita quotidiana dei Dracula moderni. Tra le opere prime anche “Jack Goes Boating”, commedia diretta dall’attore Philip Seymour Hoffman.

D’un tratto in piena conferenza Amelio ricorda il produttore Dino De Laurentiis appena scomparso: “L’ho incontrato due volte. È stato uno dei più grandi produttori che ha portato il cinema italiano verso Hollywood. E ha anche ammesso i suoi errori, quando sbagliò con Fellini non producendo ‘La dolce vita’. Lui pensava a un attore americano, Fellini voleva Mastroianni ad ogni costo. Anni dopo De Laurentiis ammise le sue colpe”.
Il Torino Film Festival aprirà i battenti il prossimo 26 novembre. Noi di Film.it ci saremo e vi racconteremo ogni film, ogni incontro e ogni dietro le quinte per una sana scorpacciata di buon cinema.
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