
Come si vede, la trama è quanto di più classico si possa sperare da Carpenter, che ha anche rimarcato la cosa durante una breve presentazione video al Toronto International Film Festival dove “The Ward” è stato presentato in anteprima: “Questo è un film old school da un regista old school”. Peccato che le prime recensioni non facciano ben sperare. Peter Sciretta di Slashfilm scrive infatti: “Si tratta di un ritorno trionfale di John Carpenter? Purtroppo no”. E spiega: “Il plot è oltre il derivativo ed esiste solo per dare a Carpenter la possibilità di spaventare il pubblico senza motivo. […] Il fantasma non fa neanche lontanamente paura, e non è certo aiutato da un trucco malamente realizzato. La storia si conclude con un colpo di scena ridicolo, che fiuterete a un miglio di distanza”. Infine, per quanto spenda parole di elogio per la performance di Amber Heard, nota come “le compagne di cella di Kristen sono tutte donne bellissime, come lei. […] La cosa assume un qualche senso alla fine del film, ma sembra più che altro una scusa per girare una scena in cui tutte le ragazze si fanno la doccia insieme. Non sono contrario a questo tipo di sequenze nei film di genere, ma qui non ha nessuno scopo preciso e non mostra alcuna vera nudità”.

Catfish, lettore del sito Ain't It Cool News, è meno negativo, ma non entusiasta: “Come 'Drag Me To Hell', 'The Ward' pare un tentativo voluto e consapevole, da parte di un maestro dell'horror anni Ottanta, di ricatturare l'energia dei suoi primi lavori. 'The Ward' non riesce nella missione altrettanto, ma questo non vuol dire che sia un brutto film. Semplicemente, l'insieme non eguaglia la somma delle parti”. In dettaglio: “Alcune scene prese individualmente sono davvero eccellenti”, il film sfoggia “una classica atmosfera da casa infestata”, e conta su un paio di momenti gore “fenomenali” pur non aggiungendo nulla alla storia. Insomma, “per tutto il film, capisci di essere nelle mani di un professionista”, ma sembra di trovarsi di fronte a “una collezione di sequenze horror tenute insieme da... beh, veramente poco”.

In conclusione, è chiaro che le aspettative nei confronti di Carpenter sono altissime, soprattutto dopo tutti questi anni. Dunque, è meglio attendere la visione per giudicare. Ma è altrettanto innegabile che da anni, anche prima della pausa prolungata, il regista non realizzava più opere al livello dei suoi classici. Con questa consapevolezza, forse sarà possibile godere del ritorno del Maestro, aspettando con fiducia il suo prossimo film “Fangland”, dalla trama decisamente più interessante.
Per saperne di più:
John Carpenter alla regia di “Fangland”