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Javier Bardem contro l'attacco israeliano a Gaza

Accusato di antisemitismo, si difende: “Ho grande rispetto per Israele, ma la violenza deve finire”

Javier Bardem e Penelope Cruz

01.08.2014 - Autore: Marco Triolo
Javier Bardem è stato costretto a chiarire in un comunicato la sua posizione riguardante l'attuale conflitto israelo-palestinese, dopo essere stato accusato di antisemitismo. L'attore ha firmato una lettera aperta di denuncia all'azione militare israeliana a Gaza, insieme ai colleghi Pedro Almodovar, Eduardo Noriega e alla moglie Penelope Cruz. La lettera, intitolata “Comunicado de la Cultura Contra el Genocidio Palestino” accusava, appunto, l'attacco israeliano di essere un vero e proprio “genocidio” del popolo palestinese.
 
Ovviamente la lettera non voleva essere un attacco al popolo ebraico, ma un appello alla pace. Eppure, quello delle responsabilità di Israele e Palestina è un argomento molto delicato e attira critiche comunque lo si giostri. Bardem ha deciso di chiarificare una volta per tutte: “Anche se ho criticato il responso militare israeliano, ho grande rispetto per il popolo di Israele e profonda compassione per le sue perdite. Ora alcuni etichettano me e mia moglie come antisemiti, cosa che è l'antitesi di quello che siamo come esseri umani. Detestiamo l'antisemitismo tanto quanto detestiamo le orribili e dolorose conseguenze della guerra”. “Il mio unico desiderio, nel firmare la lettera aperta, è la speranza che ci sarà pace sia in Israele che a Gaza”, continua. “Nell'orrore che sta accadendo a Gaza in questo momento non c'è posto per il distacco o la neutralità. È una guerra di sterminio dichiarata a persone che non hanno mezzi, confinate in un territorio minuscolo, senza acqua, e dove gli ospedali, le ambulanze e i bambini sono bersagli e presunti terroristi. È difficile da capire e impossibile da giustificare. Ed è vergognoso che le nazioni occidentali stiano permettendo un tale genocidio”. E conclude: “Nel nome dell'umanità, la violenza deve fermarsi”.
 
Una parola, “genocidio”, scelta con cura scioccare, evocando memorie drammatiche e rafforzando il messaggio. Speriamo che questo, come molti altri appelli, non passi inosservato e che si torni almeno a discutere al tavolo delle trattative.
 
Fonte: The Hollywood Reporter