
I film banditi dalle sale per ragioni assurde

Wonder Woman (2017)
A volte anche i film più popolari o di sicuro successo vengono banditi dalle sale, spesso per motivi molto bizzarri.
E' il caso di Wonder Woman, bandito dai cinema libanesi per via dello stato di guerra tra Israele e Libano. Gal Gadot, protagonista del film, è infatti israeliana, e le leggi del Libano impediscono ai cittadini di avere contatti con israeliani o usare i loro prodotti.
Ma non è l'unico caso assurdo. Scopriamone altri...
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Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017)
La Disney ha imposto delle condizioni ferree ai cinema che proietteranno Star Wars: Gli ultimi Jedi in America. Nel contratto, si richiede che il film venga proiettato per almeno un mese nella sala più grande di ogni multiplex e che la Disney incassi il 65%, invece della solita percentuale che va dal 55 al 60, degli introiti generali. Una fetta che aumenta fino al 70% nel caso lo Studio scopra violazioni degli accordi contrattuali. Non stupisce che alcune sale americane, in prevalenza locali, abbiano rifiutato di proiettare il film, per quanto si tratti della più grossa uscita dell'anno.

Paranormal Activity: Dimensione fantasma (2015)
Qui entra in gioco un altro problema: Paramount Pictures, all'epoca dell'uscita di Paranormal Activity: Dimensione fantasma, capitolo finale della saga, decise che il film avrebbe debuttato in streaming appena 17 giorni dopo la distribuzione in sala. Due grandi catene americane, Regal Cinemas e Cinemark, rifiutarono di sottostare a condizioni che, secondo loro, avrebbero danneggiato la performance del film in sala. E così Dimensione fantasma incassò nei cinema appena 18 milioni di dollari, la metà del capitolo precedente.

Beasts of No Nation (2015)
Un destino simile fu riservato a Beasts of No Nation, il film di guerra di ambientazione africana diretto da Cary Fukunaga e interpretato da Idris Elba. Netflix decise di distribuirlo contemporaneamente in sala e sulla propria piattaforma streaming, spingendo le catene AMC, Regal, Cinemark e Carmike a un'alleanza per boicottare il film.

The Interview (2014)
Nulla si può contro la paura. The Interview, il film satirico di Seth Rogen ed Evan Goldberg in cui James Franco e Rogen interpretano un giornalista e il suo produttore in viaggio in Corea del Nord per intervistare, e assassinare, Kim Jong-un, venne distribuito nel circuito Video On Demand perché le maggiori catene si erano rifiutate di proiettarlo. Il motivo? Ovviamente le minacce di attacchi terroristici ai cinema, arrivate dopo l'attacco informatico contro la Sony. Una scelta criticata da Barack Obama, le cui parole spinsero qualche cinema a proiettare il film, dopo tutto.
La bella e la bestia (2017)
Henagar Drive-In di Henegar, Alabama, fece sapere in un acceso comunicato su Facebook che non avrebbe proiettato il remake de La bella e la bestia diretto da Bill Condon. La "colpa" fu di Josh Gad, o meglio del personaggio da lui interpretato. LeFou, fedele braccio destro di Gaston, fu annunciato come primo personaggio ufficialmente gay in un film Disney. "Quando le compagnie continuano a imporre le loro opinioni su di noi, ci costringono a reagire", si legge nel comunicato.

Matilda (2017)
I russi non hanno preso benissimo l'uscita di Matilda, film incentrato sulla storia extraconiugale tra lo zar Nicola II e la ballerina Mathilde Kschessinska. In Russia, Nicola II è considerato un martire dalla Chiesa ortodossa, e piazzarlo in una storia così non fece altro che accendere le ire dei religiosi più oltranzisti. Un uomo arrivò a parcheggiare un'auto carica di bombole di gas esplosivo davanti a un cinema di Yekaterinburg. Le più grosse catene di sale russe scelsero di non proiettare il film per non mettere a rischio la clientela.

Via col vento (1939)
Via col vento, il capolavoro di Victor Fleming, porta con sé una visione del Sud degli Stati Uniti all'epoca della schiavitù che oggi è certamente datata e fuori luogo. Un'immagine idilliaca che si sta tentando di cancellare in quanto assolutamente falsa. Eppure resta un capolavoro del cinema. Ciò non è stato sufficiente a salvarne una proiezione al cinema The Orpheum di Memphis, Tennessee. In seguito a una proiezione nell'agosto 2017, il cinema ricevette parecchie lamentele e così ha deciso di non replicare l'evento nel 2018 in quanto il film è "indelicato verso un largo segmento della nostra popolazione locale".

One for the Money (2012)
One for the Money, commedia romantica con Katherine Heigl uscita nel 2012, fu bandito dalla catena Marcus Theatres (50 sale in Illinois, Iowa, Wisconsin e altri stati del Midwest americano) a causa di un accordo stipulato tra il distributore Lionsgate e Groupon, che risultò in un taglio dei prezzi dei biglietti. Un taglio che ai dirigenti Marcus Theatres non piacque per nulla. Di conseguenza, il film incassò meno per colpa di una trovata che avrebbe invece dovuto far riversare il pubblico in sala.