La bella e la bestia

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La celebre fiaba La Bella e la Bestia torna sul grande schermo in una nuova rivisitazione live-action dell'indimenticabile classico d'animazione Disney del 1991. La storia racconta il fantastico viaggio di Belle, giovane donna brillante, bellissima e dallo spirito indipendente che viene fatta prigioniera dalla Bestia e costretta a vivere nel suo castello. Nonostante le proprie paure, Belle farà amicizia con la servitù incantata e imparerà a guardare oltre le orrende apparenze della Bestia scoprendo l'anima gentile del Principe che si cela dentro di lui.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Beauty and the Beast
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Walt Disney Pictures
DURATA
129 min.
USCITA CINEMA
16/03/2017
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2017
di Mattia Pasquini

"Prima di tutto vennero a prendere…" recita la ben nota poesia del pastore protestante Martin Niemöller, e per quanto faccia uno strano effetto l'associazione con La bella e la bestia di Bill Condon non è così peregrina. Soprattutto dopo le censure raccolte in Russia per “propaganda omosessuale” di quello che lo stesso regista annunciava come un film ben più dark e adulto del classico cui si rifaceva. Cui va il merito, per altro, di esser stato in grado di replicare quello - senza mai tradirne lo spirito e le sequenze - riuscendo a concedere maggior spazio alle storie dei protagonisti, le loro relazioni, background e caratterizzazioni. Anche a costo di prolungare eccessivamente certi momenti, e la narrazione generale.

E di una inconcepibile gestione delle versioni (tutte italiane) di canzoni amatissime, che rischiano seriamente di rendere questo incredibilmente atteso Live Action Disney inviso ai tanti fan in cerca del loro 'momento karaoke' e meno disposti ad ascoltare - e ammirare - un nuovo racconto. Come prevedibile, d'altronde, è sul piano visivo che sono stati fatti i maggiori investimenti. E i risultati non si fanno desiderare, più nelle ambientazioni che in certe versioni digitali della Bestia protagonista (un Dan Stevens che oscilla costantemente tra la 'maledizione del Principe Azzurro' e il 'fascino dell'orso'), e nelle scenografie. Magnifiche.

Ma è il contorno tutto a premiare questa strana avventura del regista degli ultimi Twilight e di Dreamgirls. Guidato da Ian McKellen (protagonista per lui dei suoi Demoni e dei e Mr. Holmes), il cast 'secondario' basterebbe da solo a strappare l'applauso, tanto nella versione umana, quanto in quella 'incantata'. Ewan McGregor, Stanley Tucci, Emma Thompson e uno splendido Kevin Kline non ci lasciano un attimo... Eppure è Luke Evans a rubare la scena alla coppia innamorata, da solo e nei suoi duetti con Josh Gad.

A Gad il record del primo personaggio apertamente gay (il solo?) in un film Disney, nel quale vediamo discriminati anche intellettuali e fisicamente diversi. Nel quale - rispetto all'originario - sangue e morte riequilibrano il tono da operetta, tra Asterix e Julie Andrews, portandoci dietro le quinte della magia e dell'isolamento dei nostri eroi. E nel quale, purtroppo, il nostro pubblico non avrà modo di giudicare la performance vocale della gia' troppo criticata Emma Watson. Ne sarà valsa la pena? Al gusto e alla capacità di non farsi condizionare dalla nostalgia di ciascuno la risposta, ma già il tentativo è di quelli che non definiremmo privi di senso.