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Gli hacker della Sony: “Ricordate l'11 Settembre 2001”

Cancellata la première di The Interview a New York. Svolta sinistra nelle minacce dei "Guardiani della pace"

The Interview

17.12.2014 - Autore: Marco Triolo
L'attacco hacker alla Sony ha appena preso una piega sinistra. Finora il dibattito verteva sull'opportunità o meno, da parte dei media, di divulgare le informazioni rubate dagli hacker e degli utenti di leggere scambi di e-mail nati come privati. Ora, però, tutto cambia, perché gli hacker hanno fatto minacce serie paragonandosi praticamente a dei veri terroristi.

Il Sunshine Cinema di New York, una sala del gruppo Landmark che avrebbe dovuto ospitare la première di The Interview, il film con Seth Rogen e James Franco “responsabile” di aver scatenato l'ira degli hacker per il suo ritratto parodistico della Corea del Nord, ha scelto di cancellare l'evento per paura delle recenti minacce degli hacker, i “Guardiani della pace”. Minacce che si leggono in un comunicato diffuso di recente:

“Attenzione, vi mostreremo chiaramente nel momento e nei luoghi in cui verrà proiettato The Interview quale destino amaro sarà riservato a chi vuole divertirsi con il terrore. Presto tutto il mondo vedrà che film terribile abbia realizzato la Sony Pictures Entertainment. Il mondo sarà colmo di paura. Ricordate l'11 Settembre 2001. Vi raccomandiamo di mantenervi distanti dai cinema in quel momento (se la vostra casa è vicina, fareste meglio ad andarvene)”.

È chiaro che citare l'11 Settembre in America, ma non solo, equivale a catalizzare l'attenzione e le ansie di un'intera nazione. Pare che non sia stata comunque la Sony a cancellare l'anteprima, ma la stessa catena Landmark. Ciò è in linea con la politica Sony, che ha comunicato di voler procedere con la distribuzione (prevista per Natale), pur lasciando alle singole sale la possibilità di decidere se proiettare o meno il film. Una scelta già operata dalla catena Carmike Cinemas, che ha deciso di non proiettarlo.

Nel frattempo, il Dipartimento di Sicurezza Nazionale ha fatto sapere che non esiste alcuna prova di un piano reale per attaccare le sale cinematografiche. Ma ovviamente la preoccupazione rimane.

Fonte: The Hollywood Reporter
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