Festiva di Cannes 2017
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The Meyerowitz Stories: se la commedia familiare gira a vuoto 

Recensione - Ben Stiller e Adam Sandler sono i protagonisti del film diretto da Noah Baumbach in arrivo su Netflix

22.05.2017 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes (Nexta)
Il secondo film Netflix presentato in Concorso a Cannes non convince come il primo (Okja). Non è di certo un fantasy apocalittico, si tratta invece di una storiella newyorchese diretta da Noah Baumbach in modalità "Woody Allen" . Il regista di Brooklyn, però, non si avvicina nemmeno per un istante al maestro di Io e Annie e Crimini e misfatti. Perché il suo film è una commediola familiare agrodolce che gira a vuoto su temi visti e rivisti nel cinema americano. 


Baumbach porta la macchina da presa nel bel mezzo di una famiglia ebrea dell'upper class della Grande Mela. Racconta di padri e figli, di complessi ereditati dai genitori, di incomunicabilità tra fratelli. E lo fa per mezzo di una sceneggiatura bulimica: si ha la sensazione che il copione sia composto da almeno cinquecento pagine e che le battute vengano pronunciate dagli attori più veloce della luce. Questo perché in scena c'è bisogno di tanta nevrosi. Il risultato per gran parte del film è insopportabile. 

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Non bastano gli attori in scena. Non basta il leone Dustin Hoffman nei panni di un padre di famiglia burbero ed egocentrico. E nemmeno Emma Thompson alle prese con il suo ennesimo travestimento al cinema (qui la vediamo nei panni di un'artista alcolizzata) servita ancora una volta da un personaggio sopra le righe. Finché Hoffman rimane in scena il film è appesantito dal suo personaggio invadente e tutt'altro che piacevole. Quando poi entra in coma, allora paradossalmente la storia si fa più interessante. E' l'occasione di vedere recitare Adam Sandler e Ben Stiller insieme per la prima volta nel ruolo di fratelli. 
 
Stiller è sempre convincente anche quando deve virare dalla commedia esilarante a toni più amari, Sandler per un attimo ci regala un nuovo breve sguardo all'attore che sarebbe potuto diventare se avesse rischiato di più nella sua carriera. Il personaggio con le sue improvvise crisi di rabbia riecheggia quello che ha interpretato quindici anni fa in Ubriaco d'amore di Paul Thomas Anderson.



In una scena vediamo i due attori fare a pugni: è una sequenza che si guarda sorridendo, mentre ripensiamo al loro momento d'oro alla fine degli anni Novanta, quando erano in competizione per raggiungere le vette della commedia demenziale statunitense. 

The Meyerowitz Stories sarà prossimamente disponibile su Netflix

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