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L'inganno, videointervista a Colin Farrell: "Adoro interpretare i poveri bastardi!"

L'attore è il protagonista del nuovo film di Sofia Coppola in arrivo in Italia a settembre

25.05.2017 - Autore: Servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)
Cannes - Colin Farrell è uno dei protagonisti sulla Croisette di quest'anno, dove ha presentato ben due film. Il thriller che sfocia nell'horror The Killing of a Sacred Deer (qui la recensione) e il dramma che diventa un thriller, L'inganno. Quando lo incontriamo per parlare del nuovo film di Sofia Coppola, in arrivo sugli schermi italiani a settembre, chiediamo all'attore di riflettere sul tratto che lega le sue ultime scelte lavorative: si tratta certamente di personaggi diversi, ma c'è una cosa che hanno in comune, sono tutti dei poveri bastardi. Uomini alle prese con problemi terribili. Problemi dei quali loro stessi sono la causa. 

"Nessuno di loro si gode la vita certamente - afferma Farrell - Sfortunatamente è il dolore che ci lega tutti nel mondo. Non la gioia. Non è detto che tutti siamo felici nella vita, ma credo invece che tutti conoscano bene il dolore. Questo non vuol dire che voglio fare solo film dolorosi, ma voglio continuare a esplorare certe dinamiche. Come attore e come uomo. Penso sempre ai miei figli e voglio creare un ambiente sicuro che potranno esplorare da soli". 

Guarda l'intervista all'attore nel video che segue



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L'inganno è il secondo film tratto dal romanzo The Beguiled, scritto da Thomas Cullinan. Il primo film è arrivato nel 1971: s'intitolava La notte brava del soldato Jonathan, era diretto da Don Siegel e interpretato da Clint Eastwood. Quanto Farrell ha sentito il peso di questa eredità? "Ho cercato di non pensare a Clint. Perché sono cresciuto guardando i suoi film. Lui è un titano del cinema americano e internazionale. Nella sua recitazione e nel modo di dirigere. Quindi non ho voluto pensarci. Avevo visto La notte brava del soldato Jonathan qualche tempo fa. E mi è rimasto dentro. La stessa cosa è successa a Sofia Coppola. Mi ha detto di averlo visto un paio di anni fa e che avrebbe voluto raccontare questa storia in un nuovo modo. Il film originale raccontava la storia dal punto di vista del personaggio di Clint Eastwood. Questa nostra versione invece esplora più il lato femminile. Viene raccontato dalla prospettiva delle donne in scena. Vediamo gli effetti che quest'uomo provoca su queste donne. Il personaggio rimane un po' nelle retrovie rispetto a loro".

Quindici anni fa Farrell interpretava uno dei suoi primi poveri bastardi nell'ottimo thriller In linea con l'assassino: "Ricordo lo stress sul set di quel film! Perché lo abbiamo girato tutto in otto o nove giorni. Dieci pagine di dialogo al giorno. Se reciti a teatro, allora ti ritrovi alle prese con un copione di settanta/cento pagine, ma hai comunque tre mesi per prepararti a dovere. Ma girare così tanto in un film, e avere quella tensione addosso... ero veramente teso! Credo di aver fumato cento sigarette al giorno. Dimenticavo le battute! Non posso credere che siano passati già quindici anni. Sono proprio vecchio!". 

L'inganno arriverà nei cinema a settembre, distribuito da Universal Pictures. Guarda il trailer del film.
 
 
 
 
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