Festiva di Cannes 2017
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Cannes: Ben Stiller e Adam Sandler finalmente insieme. Dustin Hoffman è il loro papà

I due attori sono fratelli in The Meyerowitz Stories, secondo film Netflix in Concorso al Festival

21.05.2017 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato a Cannes (Nexta)
Cannes - Tocca a Dustin Hoffman benedire cinematograficamente la riunione tra Ben Stiller e Adam Sandler sul grande schermo. Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del ventunesimo secolo Stiller e Sandler sono stati i re della commedia semi-demenziale made in USA. Insieme li abbiamo visto per una manciata di minuti in Un tipo imprevedibile uno dei primi grandi successi di Sandler. Era il 1996 e da allora i due non hanno più recitato insieme. Non sono mai stati rivali, anche se all'epoca ci si chiedeva spesso quale tra i due comici fosse quello che preferivamo.

Hoffman è il loro padre in The Meyerowitz Stories diretto da Noah Baumbach, il secondo film Netflix in Concorso a Cannes 70 (il primo era Okja). Una commedia drammatica su una famiglia dell'upper class newyorchese in piena crisi sociale, emotiva ed economica. Una nuova fase che ha inizio nel momento in cui il pater familias di Hoffman entra in coma. "Con Adam ci conosciamo da anni - afferma Stiller - Questo film ci ha avvicinati di più. Direi che ritrovarlo come fratello sul set è stata una delle esperienze più belle della mia carriera". Sandler gli fa eco: "Era da un po' che volevamo recitare insieme. E pensavamo proprio di interpretare due fratelli sullo schermo. Poi è arrivata l'offerta di Noah Baumbach che non ringrazierò mai abbastanza per averci dato questa possibilità". 

 
Negli anni Stiller è riuscito a costruire una carriera parallela a quella delle commedie da botteghino come Ti presento i miei o Notte al museo, interpretando tanti film indipendenti e diventando lui stesso regista delle sue storie. Sandler ha preferito invece la strada del successo sicuro, continuando a interpretare commedie demenziali detestabili. A differenza di Stiller, però, l'attore ha avuto fiuto per il dramma: è successo solo un paio di volte con film come Ubriaco d'amore Reign Over Me, due grandi sorprese in una carriera ormai tutt'altro che sorprendente. "E' sempre più difficile ricevere proposte di ruoli drammatici - dichiara Sandler - Quando accetto film come The Meyerowitz Stories, il mio primo pensiero è che non devo deludere nessuno. Ho dato il massimo, ma questo personaggio mi piaceva da morire. Ero veramente emozionato". 
 
A 79 anni Hoffman è ancora il grande leone del cinema, un re incontestato della scena: "Odio quando le persone mi dicono che sono cresciute con i miei film - afferma l'attore con la sua solita ironia - Ho letto la sceneggiatura di Noah e non volevo accettare il ruolo. Perché non mi piaceva l'idea di interpretare un vecchio: pensavo invece di essere perfetto per i ruoli che hanno offerto a Ben e Adam". A quel punto Stiller si inserisce: "Ovviamente ogni volta che lavori con Dustin scopri nuove parti del suo talento e rimani sempre colpito dalla sua generosità. Ma la cosa può essere anche deprimente... perché finisce per raccontarti tutte quelle storie memorabili legate ai grandi film a cui ha preso parte!". 
 
Messo da parte il sarcasmo, Hoffman rivela come sia riuscito a incarnare il vecchio artista burbero, padre di tre figli con due matrimoni alle spalle e uno attuale con un'alcolizzata interpretata da Emma Thompson: "Ho incontrato Baumbach e abbiamo iniziato a parlare dei nostri genitori, trovando degli elementi in comune con questo personaggio. E' interessante come a un certo punto della vita ci ritroviamo tutti nei panni di nostro padre". Il regista a quel punto afferma: "Nel mio cinema mi interessa raccontare quella distanza che separa chi siamo veramente nella vita dalla persona che aspiriamo a diventare. L'aver ambientato questo nuovo film nel mondo degli artisti e degli uomini di successo mi ha permesso di esplorare queste dinamiche". 


 
Anche Baumbach si esprime sulla questione Netflix, accesa il primo giorno di Cannes dal presidente di giuria Pedro Almodovar: "Ho fatto questo film con un piccolo budget. E' un film indipendente. e come tutti i miei altri lavori, lo ho girato pensando e augurandomi che sarebbe uscito al cinema. E' un pensiero che non abbandonerò mai. Netflix è arrivato durante la post-produzione: mi hanno supportato tanto. E sono grato alla piattaforma". Hoffman però chiude su una nota comica: "Potrete comunque vederlo sul grande schermo: a casa mia, per esempio, ho uno schermo bello grande!".  

The Meyerowitz Stories sarà prossimamente disponibile su Netflix.