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Un principe per Natale: Royal Baby, su Netflix il terzo film della saga natalizia (recensione)

La magia perde forza in questo nuovo sequel ideale solo per i fan duri a morire del franchise

08.12.2019 - Autore: GEDI Digital
E’ arrivato in streaming il terzo capitolo della saga di Un principe per Natale il cui titolo è dedicato al bambino reale. Un principe per Natale: Royal Baby è l’ultimo guilty pleasure della saga di film Netflix original nata nel 2017. Un franchise che ha sfornato tre film consecutivi nel corso di tre anni. In questo caso sarebbe meglio usare un rafforzativo e definirlo dunque un “iper guilty pleasure": il terzo capitolo, infatti, non richiede troppa attività cerebrale da parte dello spettatore. Quantomeno nel suo sviluppo narrativo. Ciononostante, chi non è fan della saga dovrebbe farsi un'idea dei capitoli precendenti prima di ritrovarsi a visionare il nuovo film. Dal momento che Royal Baby non perde tempo nel fare un riassunto delle puntate precedenti. 

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Tornano dunque i regnanti dell'immaginaria Aldovia: Re Richard e sua moglie, la Regina Amber (gli attori Ben Lamb e Rose McIver). L'ex giornalista newyorchese ha scelto di vivere “la favola” nel momento in cui nel primo film si era infiltrata nel palazzo reale con l’intento di realizzare uno scoop, ritrovandosi però innamorata tra le braccia dell'allora principe Richard. Nel secondo capitolo li seguivamo durante il loro Royal Wedding personale in questa saga che gioca sul fascino del mondo reale e la necessità di rinnovarlo con il pensiero moderno manifestato dalla protagonista.

Questa volta Richard e Amber sono in attesa di un figlio, quel “Royal Baby” che strizza l'occhio a William e Kate al punto da non essere nemmeno tradotto nel titolo italiano. Oltre ad attendere il loro primogenito, i protagonisti aspettano anche i regnanti di un paese lontano con cui dovranno rinnovare una tregua sacra attraverso la firma di un documento. Un antico papiro che, però, scompare all’ultimo minuto. Chi lo ha preso? Bisognerà risolvere il caso al più presto possibile, per non rischiare una crisi tra governi ed evitare una “maledizione” destinata a cadere sul primogenito dei protagonisti. 

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Di solito uno si rivolge alla saga del Principe per Natale alla ricerca di puro escapismo. Ci si approccia alla visione impugnando una bevanda calda, magari ritrovandosi sotto le coperte, pronti a sorridere e sforzarsi di credere che questi mondi felici esistano davvero. Il terzo capitolo però mette seriamente alla prova la passività mentale di chi guarda, con rischio di noia. La saga sembra aver esaurito le idee ed essere arrivata al capolinea. Colpa anche di un budget ridotto all'osso che non permette ai protagonisti di sviluppare le loro dinamiche in nuovi scenari o in maniera più avvincente.



Tutto quello che questi reali si ritrovano ad affrontare accade nuovamente e naturalmente nel periodo natalizio. Ma nonostante il tentativo di ricreare quell'atmosfera da favola, questo Royal Baby si rivela come il capitolo più debole della saga. Idee pari a zero e pilota automatico per quasi un'ora e mezza. Ideale per chi conosce a fondo il franchise: quei fan duri a morire che vogliono bene a questi personaggi. Per sempre e nonostante tutto.   

Un principe per Natale: Royal Baby è attualmente disponibile su Netflix. 

Qui il trailer del film: 




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