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Transformers 4 - La nostra recensione

Michael Bay non lascia, e raddoppia. Il poker calato è divertente ma ipertrofico… e con altri errori da correggere in vista del quinto film

Transformers 4 - L'era dell'estinzione

17.07.2014 - Autore: Mattia Pasquini, da New York
Lo scenario e' quello noto, i soggetti anche e finalmente la lunga attesa di questo Transformers 4 - L'era dell'estinzione e' finita. Una saga che abbiamo visto crescere e - tutto sommato - migliorare, almeno in quelli che si supponevano (o progettavano) essere i suoi punti di forza. Non ci si aspetta, in fondo, una storia da Sundance a fare da presupposto agli scontri titanici che chi paga il biglietto esige, ma che questi siano entusiasmanti, godibili e non ripetitivi.

Nonostante le voci di un cambio della guardia (che avrebbe dovuto coinvolgere Emmerich, Leterrier, Yates o altri nel franchise) seguite all'annuncio che la premiata ditta Bay-LaBeouf si sarebbe sciolta alla fine del precedente capitolo, la conclusione della trilogia deve aver dato un senso di liberazione a Michael Bay, dopo l'obbligo a gestire personaggi e storie secondo una mitologia piuttosto rigida, il quale ancora una volta ha pensato bene di strafare



In quasi tre ore si affollano e intrecciano storie che sarebbero potute bastare per almeno due film, a partire dal doppio prologo tra l'Era Glaciale e The Thing che ci conduce rapidamente in Texas dove i semi della vicenda vengono piantati. Qui mattatore e' Mark Whalberg, una boccata d'aria fresca rispetto all'ormai insostenibile protagonista dei precedenti (guarda caso arrestato a NY proprio mentre il film aveva la sua prima proiezione) pur non riuscendo a dare ancora pathos e spessore agli eroi umani della saga.

Lo stesso Stanley Tucci, su cui forse si puntava in questo senso (facile preferire Kelsey Grammer alla sua imitazione di Steve Jobs), resta spesso invischiato in pose fastidiose che fanno esultare all'arrivo dei maxirobot della Hasbro, di nuovo in pista a quattro anni dagli eventi di Chiacago che hanno cambiato tutto, soprattutto nel rapporto tra questi e le istituzioni terrestri. Abbandonati dal governo degli Stati Uniti, sfruttati da compagnie di soluzioni tecnologiche e braccati da cacciatori alieni in combutta con la CIA i poveri transformer si trovano 'costretti' a 'buttarla in caciara'.



Gli almeno tre fronti aperti - per quanto riguarda gli scontri tra Autobot, Decepticons, Galvatron, Megatron, Dinobot, Creatori e prototipi vari - hanno questo indubbio 'merito', infatti, oltre a quello che va ascritto al regista per aver fatto tesoro degli errori fatti in passato ed aver saputo realizzare dei combattimenti avvincenti dal punto di vista coreografico e scenografico (i set di Hong Kong, veri e ricostruiti, sono davvero spettacolari) e ben definiti, quanto a chiarezza e comprensibilita'.

Peccato che qualcosa abbia ancora da affinare riguardo prolissita' e asciuttezza della narrazione, nella quale continuano a stupire gli improvvisi 'strappi' con i quali entrano o escono in scena personaggi anche importanti o si susseguono momenti chiave nello sviluppo, ma si sa la sospensione dell'incredulita' e' fondamentale in un film come questo, come anche un buon grado di pazienza, ad ogni livello. Spettacolo e eccentricita' sono assicurate, e ripagano.

Il desiderio, a osservare la stella cadente che Bay sceglie di regalarci nella prima parte del film, sia che - assolto il dovere di portare ai fan piu' insistenti la "Leggenda" dei Transformer - per il prossimo capitolo annunciato in sviluppo da Hasbro e Paramount (per il 2016, ma si parla gia' anche di un sesto) si riesca a scegliere se puntare sulla riedizione di uno scontro storico o sulla ricerca catartica delle proprie origini, lontano dalla Terra.


Transformers 4 - L'era dell'estinzione, in uscita il 16 luglio 2014, e' distribuito da Universal Pictures.

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