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The Walking Dead, nuove svolte e nuovi addii nell'episodio 9x07 (La recensione)

Continua la striscia positiva della scorsa puntata in un episodio “on the road” che ci prepara al finale di metà stagione

The Walking Dead

19.11.2018 - Autore: Marco Triolo
Siamo alla settima puntata della nona stagione, eppure sembra la seconda. I primi cinque episodi di The Walking Dead, quelli che hanno portato all'uscita di scena di Rick Grimes, sembrano ora un ricordo distante, una sorta di mini-stagione a se stante o un prolungamento dell'ottava. La fine del quinto episodio ha portato un secondo salto temporale, stavolta più consistente, rispondendo anche in maniera più decisa alla promessa di “un nuovo inizio” fatta a inizio stagione. Una falsa partenza che la dice lunga sull'eterno problema della serie, ovvero una gestione della serialità che non ha mai ingranato davvero.
 
Eppure proprio questa falsa partenza ha portato a un'aria nuova a The Walking Dead. Come dicevamo la settimana scorsa, l'uscita di Rick sta permettendo agli autori di concentrarsi su altri personaggi che ultimamente erano passati un bel po' in secondo piano, come Daryl. “Stradivarius”, l'episodio 9x07, porta alla riunione di una delle coppie migliori della serie, quando Carol va a trovare Daryl per convincerlo a fare da mentore Henry, suo figlio adottivo, che intende trasferirsi a Hilltop per fare da apprendista al fabbro. Questa, nel fumetto, è una sottotrama di cui è protagonista Carl, che qui verrà dunque sostituito dal figlio di Carol ed Ezekiel.

Nel frattempo, Michonne e Siddiq stanno scortando a Hilltop il nuovo gruppo di sopravvissuti che hanno incontrato nella scorsa puntata. E Jesus e Aaron ritrovano nei boschi Rosita, sfuggita all'attacco dei Sussurratori. Non c'è invece traccia di Eugene, rimasto indietro, al sicuro, forse, dentro un fienile. Come si vede, tutto punta verso Hilltop in attesa del finale di metà stagione.
 
I temi sviscerati sono in fondo sempre gli stessi: la sopravvivenza solo come gruppo, il “vivere” anziché sopravvivere, il ritrovare la fiducia negli altri come necessario passo verso la ricostruzione. Michonne deve riconquistare proprio la capacità di fidarsi, dopo che la scomparsa di Rick l'ha duramente provata. Si insiste molto, durante la puntata, nella necessità di portare avanti l'idea di una fiera che unisca tutte le comunità, e Michonne sarà quella da convincere. Ma prima di tutto questo ci sarà da vedere cosa accadrà nel finale di metà stagione, che, molto probabilmente, ci svelerà per davvero i Sussurratori. Sappiamo già che Samantha Morton è stata scritturata nel ruolo di Alpha, la loro leader, e ci aspettiamo di fare la sua conoscenza molto presto.
 
In generale, “Stradivarius” è una puntata on the road che, sorprendentemente, arriva al dunque. Non ammazza il tempo, come troppo spesso accade nella serie, ma racconta un viaggio e lo porta fino alla sua conclusione.
 
E ora, qualche SPOILER...

Questa puntata ci ha confermato l'uscita di scena di Maggie, dopo che Lauren Cohan ha trovato un nuovo lavoro nella serie Whiskey Cavalier. La sua è un'uscita di scena fuori scena: nel salto temporale, Maggie ha scelto di partire con Georgie, la misteriosa benefattrice che abbiamo incontrato alla fine della stagione 8. Una donna che sta girando l'America per aiutare le comunità a ricostruire una società dalle rovine della precedente, fornendo conoscenza e cibo. Maggie è dunque partita per questa crociata e ciò da ad Angela Kang e agli altri sceneggiatori la chance di non eliminarla del tutto, facendola riapparire qua e là a seconda della disponibilità di Cohan.
 
La sua dipartita lascia Jesus a capo di Hilltop. Jesus si è sempre dimostrato riluttante a prendere posizioni di comando, preferendo lavorare per Maggie dietro le quinte. Ma ora è centrale alle politiche future di Hilltop e la sua indole pratica ma pacifista spinge per una maggiore apertura verso il domani. Una serie ottimista, come sempre.

Aggiungiamo che, poco prima del finale, ci viene mostrato un messo di Hilltop diretto verso Alexandria, interpretato da C. Thomas Howell. A meno che non si tratti di un cameo nato dall'amore per la serie (o di una citazione di Alba rossa), è probabile che la scelta di un attore come Howell sia preludio al suo ritorno in un ruolo centrale.

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The Walking Dead ci sta stupendo. Pensavamo che l'addio a Rick Grimes avrebbe segnato un declino nel nostro interesse, e invece per ora sta avvenendo l'esatto contrario. Ma se la storia della serie ci ha insegnato una lezione, è che non possiamo fidarci troppo di due buone puntate di fila. Restiamo in attesa, puntando su un finale di metà stagione meno spettacolare del solito ma più consistente. E sperando in una seconda metà di stagione all'altezza di questi ultimi episodi.
 
L'appuntamento con la nona stagione di The Walking Dead è fissato per ogni lunedì alle 21:15 su Fox (Sky).