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The Walking Dead, la nostra recensione dell'ultimo episodio con Rick Grimes (SPOILER!)

Il protagonista della serie se ne va dopo nove stagioni... ma il suo addio è deludente

The Walking Dead

05.11.2018 - Autore: Marco Triolo
The Walking Dead è ormai da tempo una serie che vive di grandi momenti, che spiccano come alture in una pianura di mediocrità. Il grande potenziale del mondo creato da Robert Kirkman non è mai esploso a dovere in una serie televisiva diseguale, dal ritmo scostante, dalla struttura molto strana, che sembra scritta da persone non avvezze alla narrazione seriale, incapaci, spesso e volentieri, di capitalizzare sul passato per infondere epicità ai confronti finali o centrali. L'esempio dell'episodio 9x05, “What Comes After”, è perfetto in questo senso.
 
Vista la natura epocale della puntata, stavolta ne discuteremo senza evitare importanti SPOILER. Siete avvertiti: SE NON VOLETE SAPERE NULLA SULLA PUNTATA E SUL DESTINO DI RICK GRIMES, SMETTETE DI LEGGERE QUI.

 
 
Al piatto forte dell'episodio, l'addio a Rick Grimes, arriveremo tra poco. Ma prima dobbiamo fare una premessa: già l'inizio della puntata, con Maggie che giunge finalmente al cospetto di Negan e decide di risparmiarlo quando lo vede sconfitto e in lacrime, dimostra la tesi da noi esposta all'inizio. Era abbastanza prevedibile che Maggie avrebbe risparmiato Negan e, per quanto l'ex leader dei Salvatori in lacrime sia uno spettacolo poco in linea con il personaggio, possiamo anche immaginare che sia tutta una messa in scena per ingannare Maggie e sopravvivere. Resta il fatto che piazzare questo importante momento, caricato per quattro episodi, all'inizio di una puntata in cui il punto focale è altro è l'ennesima scelta non proprio felice. La colpa è della fretta che ha portato Angela Kang e gli autori della serie a voler chiudere con Rick Grimes all'episodio 5, anziché lasciar respirare un po' di più la storyline di Maggie, del tradimento di Oceanside e della ricostruzione post-bellica. L'idea che le azioni di Maggie e la sua sete di vendetta siano la causa indiretta della “morte” di Rick è forte e non mancherà di avere impatto sul futuro di The Walking Dead. Ma doveva essere sviluppata un po' meglio.
 
Il vero problema è però un altro. Il vero problema è che alla produzione e agli autori manca il coraggio di andare fino in fondo quasi sempre. Ed eccoci al punto critico dell'episodio: il momento in cui Rick si sacrifica facendo saltare in aria il ponte, sotto gli occhi di tutti e a un passo dalla salvezza, è stupendo. È un'uscita di scena degna del personaggio, perfettamente coerente con i suoi ideali e con il messaggio di speranza nel futuro, ottimismo, empatia e solidarietà che The Walking Dead ha sempre voluto comunicare. Non conta il singolo, conta la comunità. In un mondo in cui siamo sempre più individualisti e incapaci di concepire il sacrificio in favore degli altri, ma soprattutto incapaci di ragionare sul lungo termine e visualizzare un futuro da costruire con grande sforzo, è un momento importante e commovente. E, finalmente, epico.

 
 
Ma allora perché mandare tutto a monte pochi secondi dopo? Perché far sopravvivere Rick? Perché sacrificare l'intrigante sottotrama dell'elicottero, rivelandoci che si trattava solamente di un trucco narrativo che preludeva al salvataggio in extremis di Andrew Lincoln? Rick avrebbe dovuto morire e, se fosse morto lì, su quel ponte, saltando in aria insieme ai morti, “What Comes After” avrebbe potuto assurgere allo status di migliore episodio della serie da un paio d'anni a questa parte. Una puntata tutta dedicata all'incredibile volontà e forza vitale del suo protagonista, interpretato da un attore fantastico che ci ha accompagnato in un viaggio altalenante, capace di tenerci all'amo solo grazie al suo carisma.
 
Invece niente, ci sono i film da fare e bisogna tenere aperte tutte le porte. Sai mai che Lincoln magari decida di tornare dopo essersi preso una bella pausa di qualche anno per crescere i figli. Il che è anche plausibile perché, nonostante il calo di ascolti, The Walking Dead è comunque la serie più seguita della TV via cavo americana e fa numeri talmente alti da garantire una durata interminabile, a livelli Grey's Anatomy e forse anche oltre. Ci sarà spazio per far tornare Rick.

 
Cosa ci riserva il futuro? Beh, visto che Lincoln intende stare vicino alla famiglia, è possibile che AMC scelga di spostare le riprese in location più facilmente raggiungibili dall'attore. L'elicottero che lo trasporta alla fine può andare dove vuole. L'unica consolazione per questa “fregatura” è che lo spostamento di Rick possa consentire ad AMC di raccontare altri luoghi dell'apocalisse, magari anche fuori dagli Stati Uniti. L'unico modo per tenere Rick lontano da Alexandria è allontanarlo il più possibile, dopo tutto.
 
L'amaro in bocca, comunque, resta. Ora The Walking Dead ha tantissimo lavoro da fare per dimostrare di valere ancora la pena.
 
L'appuntamento con il sesto episodio della nona stagione di The Walking Dead è fissato per lunedì 12 novembre alle 21:15 su Fox (Sky).