Lasciamo perdere per un attimo i film d'autore, i documentari di finzione, ovvero quei prodotti sicuramente di valore con soluzioni registiche nuove, appassionate, che trasfigurano la realtà per raccontarcene una dimensione meno immediata e visibile agli occhi. The Black Flag - che arriva nella giornata di mercoledì 2 dicembre in anteprima italiana al Festival dei Popoli - è altro. Ossia un documentario di guerra, crudo, puro, ravvicinato, che ci porta a pochi centimetri - e non metri - dall'attività militaresca di un gruppo di volontari miliziani iracheni, impegnati a difendere dalle forze dell'Isis, la città di Jorf al-Sakhar, a 60 km a sud da Baghdad. E subito, attraverso l'occhio del regista Majed Neisi, siamo dentro il conflitto. Con i soldati e dalla loro parte. E a scandire le ore con loro, dormiamo in trincea, schiviamo le granate, i proiettili, usciamo in missione per riconquistare il territorio in mano a Daesh, vediamo alcuni soldati essere feriti, altri morire, e tutto in presa diretta, con il rumore degli spari e assorbendo un po' di quella determinazione che i miliziani, tutti volontari, dimostrano nei combattimenti.
Questo è un dato che colpisce e che The Black Flag mostra in maniera inedita. Perché è tanta la loro convinzione di essere dalla parte giusta, di aderire alla sacra fatwa, che questo credo provoca in loro, un sentimento di tranquillità di fronte alla morte, che il documentario riesce bene a cogliere.
E in un momento come questo, dove la comunità occidentale fa fatica a comprendere le motivazioni e il profilo di uno scontro che è prima di tutto interno al mondo musulmano, il lavoro di Neisi é davvero un documento straordinario e prezioso che ci porta nell'occhio del ciclone per poi ruotare lo sguardo a 360 gradi e mostrarci le molte sfaccettature di una realtà che possiamo solo provare a comprendere, usando la lente della complessità.
In The Black Flag si alternano scene di guerra, dove il regista è davvero nelle retrovie a seguire i soldati, a momenti di descrizione della verità del campo base, della trincea, e la gioia per la riconquista della città di Jorf al-Sakhar. E davvero mentre scorrono le immagini si aderisce con più forza al motto del Festival dei Popoli: "Reality is more than fiction".


NOTIZIE
The Black Flag - La nostra recensione del film sull'Isis
Con il regista iraniano Majed Neisi, dentro la guerra a 60 chilometri di Baghdad fronteggiando le milizie di Daesh

Majed Nesi The Black Flag
04.12.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta) - da Firenze