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Silvio Forever: vita di un simpatico vecchietto

Video (Auto)biografia non autorizzata del Presidente. Ovvero: taglia e cuci che non passa

Silvio Forever - Roberto Faenza

23.03.2011 - Autore: Alessandro De Simone
“Volevamo fare non una biografia, ma un’autobiografia di Silvio Berlusconi, usando le sue stesse parole, documentate in questi diciassette anni da televisione e giornali”. Lo ripetono come un mantra Roberto Faenza e Filippo Macelloni, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, realizzatori di "Silvio Forever", documentario, anche se sarebbe più corretto chiamarlo film di montaggio, dedicato al nostro presidente del consiglio.

Il poster di Silvio Forever

Dalla decisione di scendere in campo fino ai giorni nostri, ovvero a Ruby Rubacuori, le escort e il Bunga Bunga, diciassette anni della vita di Berlusconi e del nostro paese, raccontati attraverso le infinite esternazioni nei TG, nei comizi, nelle conferenze stampa, in occasioni ufficiali e meno ufficiali, per cercare di creare un profilo di Silvio uomo, oltre che politico.
Niente di particolarmente originale, solo un lungo blob di cose già viste e metabolizzate, e sulla cui utilità sociale e politica ci si può interrogare a lungo senza trovare una risposta, tanto che è più semplice dargli un senso dal punto di vista del marketing. "Silvio Forever" è un film dedicato a un pubblico che ha già visto fino allo sfinimento tutte o quasi le immagini scelte da Faenza e co., mentre certamente non ha grosso appeal tra i sostenitori del Cavaliere, più propensi semmai a boicottare un’operazione del genere.

I realizzatori di Silvio Forever

Detto ciò, dopo “Videocracy”, “Viva Zapatero!” e simili, tra cui non si deve ovviamente comprendere “Il caimano” di Nanni Moretti, opera politica che riesce a dare alla questione delle ragioni che vanno ben oltre l’essere semplicemente contro, non si sentiva il bisogno di un altro documentario anti-Berlusconi.
In particolare, "Silvio Forever" riesce dove altri hanno fallito, ovvero restituire allo spettatore la figura di un uomo che più che un leader politico discusso e dalle molte ombre, altro non è oggi che una persona anziana, molto sola che si circonda di belle ragazze e si gode gli agi che gli sono permessi dalla sua condizione dopo una vita di duro lavoro e sacrifici, tutto per aiutare il prossimo. Probabilmente non era questa l’intenzione, perché qui si racconta la storia di un leader che ha paura che gli italiani non abbiano una guida, quindi tendenzialmente paranoico, che racconta barzellette che non fanno ridere in situazioni inopportune per farsi benvolere e che viene tradito dalle stesse giovani ingrate a cui lui dice parole dolci dopo una notte di passione (a.k.a. circonvenzione d’incapace). Ma questo passa la storia, e su questo continuiamo a riflettere...

La pellicola è distribuita nei cinema dalla Lucky Red

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