Il film di Angelo Longoni esplora l'effetto domino della crisi secondo lo schema "tradimento – confessione – ferimento del partner – ferimento di se stessi e successivo ritrovamento – e (forse) riconciliazione". La Ranieri ci mette la bellezza, Boni (suo marito nello schermo) la capacità di incassare delusioni e schiaffi, Zingaretti (suo marito nella vita) è totalmente a suo agio nell'incarnare spirito goffo e una punta di cattiveria del suo personaggio traditore (è lui che apre il vaso di Pandora) e Ambra è ormai impavida alle prese con i registri della commedia (si tratta della quarta commedia consecutiva).
Inevitabile però rimanere intrappolati in cliché e superficialità di trama, con tanto di personaggi che alle prese con la prima difficoltà afferrano il pacchetto di sigarette. Più interessante nelle performance che nell'esecuzione, Maldamore è una commedia prodotta da Maria Grazia Cucinotta che a vent'anni da Il postino, pur continuando a recitare (e riservarsi il cameo più sexy del film) passa dall'altra parte del set. Ce lo racconta in esclusiva in una videointervista presentata su Stile.it.
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Maldamore è distribuito da Bolero Film.
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