NOTIZIE

La recensione di Stanlio & Ollio, irresistibili John C. Reilly e Steve Coogan

I due attori sono Stan Laurel e Oliver Hardy nella ricostruzione del tour del 1953, una tappa fondamentale nella loro carriera… e amicizia.

24.10.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Li avete amati, idolatrati o riscoperti solo nelle loro ormai troppo rare rievocazioni? Non importa, Lo Stanlio & Ollio di Jon S. Baird è uno di quei film che sa creare il suo pubblico; non a caso la Festa di Roma di Antonio Monda gli ha dedicato un'attenzione speciale, forse nella speranza di potersi vantare di aver ospitato un altro film Premio Oscar nel suo programma. E chissà che per i 'Re della risata' interpretati da Steve Coogan e John C. Reilly l'Academy non trovi il coraggio di pensare a una doppia statuetta...



Ovviamente, sono loro Stan Laurel e Oliver Hardy, in una interpretazione che conferma ogni più rosea aspettativa e una capacità mimetica che arriva a riprodurre persino tono e cadenza della voce dei due comici cui il film è dedicato. L'impressione è notevole, sin dalla prima scena, un piano sequenza con cui li accompagniamo sul set di I fanciulli del West, ma che soprattutto inizia a presentarceli davvero, dietro la maschera, per quello che sono e che scopriremo essere per tutto lo sviluppo successivo: un creativo stacanovista dalla coerenza rara e socialmente impegnato (come lascia intendere lo scontro iniziale con Hal Roach, accusato di simpatie fasciste) e un professionista conciliante e fiducioso con il vizio del gioco.

Leggi anche: i consigli giusti per non smettere mai di ridere

Nessun giudizio, nessuna pretesa di esaustività in questo 'non biopic' ispirato al Laurel and Hardy: The British Tours di AJ Marriot, adattato da Jeff Pope (autore di tanta tv e del Philomena sempre con Coogan). Una finestra importante che dopo la parentesi del 1937 - mentre all'apice del successo, e alla viglia di quello che sarà il peccato originale che la coppia sconterà per il resto della sua storia - li spoglia via via del mito, per farceli amare come non avevamo mai fatto, e come forse non pensavamo di poter fare dopo tanto tempo.



Baird (fino a qui divisosi tra piccolo e grande schermo senza risultati indimenticabili) fa del suo meglio nell'alternare citazioni e riferimenti, come quelli al celebre Music Box del 1932, al tentativo dei due di 'conoscersi di nuovo', o forse di conoscersi davvero. Riuscendo a dare un senso allo scavo costante, ora leggero ora drammatico, e a non perdere l'equilibrio tra le persone e i personaggi, le maschere scelte e il loro svelamento, anche a loro stessi. In questa lunga, articolata, ma mai confusa operazione è l'altro grande merito del film - interpretazioni a parte - che finisce con il rendere attuale un passato idealizzato, conflittuale un idillio, tenero uno scontro e profondamente toccante una relazione che non si esaurisce, né al cinema, né altrove.

Stanlio & Ollio sarà distribuito da Lucky Red nelle sale italiane a partire dal 18 aprile 2019.

Leggi anche:
Un duo straordinario nel primo trailer di Stan & Ollie