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Kursk - la recensione del Disaster Movie sottomarino presentato alla Festa di Roma

Ispirato a una storia vera, il nuovo film di Thomas Vinterberg sembra concentrarsi più su Matthias Schoenaerts che sul dramma vissuto dal suo personaggio.

10.12.2018 - Autore: Mattia Pasquini
A due anni da La comune, Thomas Vinterberg torna a parlare di famiglia, delle famiglie che ci scegliamo, consapevolmente e da adulti… In questo caso quella dei marinari del sottomarino sovietico K-141 Kursk, come da titolo del film presentato alla Festa di Roma 2018 in Selezione Ufficiale. Una storia vera, quella del colossale mezzo navale che nell'agosto del 2000 affondò nel Mar di Barents durante una esercitazione, e del suo equipaggio di 118 uomini, tutti deceduti nell'incidente e nonostante i successivi - inefficaci e insufficienti - tentativi di salvataggio.



Il film mette in scena proprio il succedersi degli eventi di quei giorni, la speranza dei superstiti intrappolati, gli ostacoli politici che ne impedirono l'estrazione (nonostante le offerte di aiuto giunte da tutto il mondo) e la rabbia e la reazione delle loro mogli e madri impotenti e costrette a una attesa disperata. Ma soprattutto racconta di come tutte queste diverse persone affrontarono l'ineluttabilità della fine, di una morte per molti versi folle e insensata.

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Un film nel quale la Flotta del Nord della Marina Russa e i suoi ammiragli fanno una ben magra figura, ma che al di là del cronachistico non sembra aver la capacità di trascinare lo spettatore a una empatizzazione o una immedesimazione che migliorerebbero il suo livello di coinvolgimento. Non emoziona la lotta contro il tempo, conoscendone l'esito, ma anche l'elemento umano su cui puntava con forza il regista - nelle sue intenzioni - finisce per restare una intenzione sbiadita.



A parte la spinta data alla vicenda dall'elemento femminile che dicevamo, e nel quale in certi momenti verrebbe da riporre le migliori speranze, tutto rimane troppo rigidamente ancorato alla ricostruzione storica - pur con le sue molte licenze e i suoi inserti onirici - e alla necessità di tenere i riflettori puntati sulla star Matthias Schoenaerts (con buona pace di Lea Seydoux e Colin Firth, tra gli altri), anche lui vittima del tentativo di fare l'impossibile con l'inadeguato raccontato sul grande schermo.

Kursk uscirà nelle sale italiane distribuito da Videa.

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