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Drive - La nostra recensione

Il regista di "Bronson" dirige Ryan Gosling nell'anti Fast and Furious. Un noir avvincente, vincitore del premio alla migliore regia a Cannes 64

Drive - Ryan Gosling

29.09.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Nell’epoca in cui tutto è montato freneticamente con uno stile da videoclip, il danese Nicolas Winding Refn rallenta il ritmo, elimina le freddure pronunciate dall’eroe tutto muscoli e in quanto alle donne… lui le spoglia davvero.

Tutto questo è “Drive” avventura americana del regista di “Bronson” e “Valhalla Rising”, interpretata da un Ryan Gosling perfetto nei panni di un antieroe solitario e di poche parole: uno stunt-man professionista che per dare una scossa di adrenalina alla sua vita decide di essere un fenomeno al volante anche per conto di criminali che devono lasciare il luogo del reato nel giro di pochi minuti. Ma arriva sempre un momento in cui il colpo che accetta è proprio quello sbagliato.

Ryan Gosling e Carey Mulligan in Drive

Trascinando lo spettatore in una spirale di violenza sanguinosa, Winding Refn realizza un noir che risponde coraggiosamente ai franchise imbattibili alla “Fast and Furious”, strizzando l’occhio al cinema degli anni Settanta e Ottanta e a pellicole come “Vivere e morire a Los Angeles” di William Friedkin. La città è in sintonia con la cupezza dei personaggi, il luogo perfetto per emanare l’ultimo respiro. Scorrerà tantissimo sangue, con omicidi compiuti nella maniera più cruda.  

Ryan Gosling in Drive

Gli americani ci avevano provato qualche anno fa con “Payback”, pastiche produttivo interpretato da Mel Gibson all’apice del suo lato dark. “Drive”, invece, ci riesce molto bene, mostrando ancora una volta il talento del suo protagonista e assemblando un cast divertito in cui il grande Albert Brooks dà vita a un cattivo elegante, simpatico e spietato.

La pellicola, in uscita il 30 settembre, è distribuita dalla 01 Distribution.

Per saperne di più

La parola al regista Nicolas Winding Refn
Il trailer del film