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Prime recensioni tra bene e male del nuovo Woody Allen

La critica fifty-fifty su Magic in the Moonlight, nuova commedia francese del regista

Magic in the Moonlight

18.07.2014 - Autore: Marco Triolo
Le prime recensioni di Magic in the Moonlight, il nuovo film “estero” di Woody Allen, sono arrivate. E sono fifty-fifty. The Hollywood Reporter e Variety, le due autorità della critica americana, hanno espresso opinioni diametralmente opposte sul film.
 
Todd McCarthy di The Hollywood Reporter ha definito il film “un episodio molto minore nella serie di film di ambientazione europea del prolifico regista”. Peggio, sarebbe, sempre secondo il giornalista, un “pallido tentativo di accalappiare una porzione di quel pubblico che rese Midnight in Paris il suo più grande incasso di sempre”. E continua: “C'è una ragione per cui il film non ha debuttato a Cannes in maggio, a pochi chilometri da dove è stato girato”.
 
Magic in the Moonlight vede Colin Firth nei panni di un illusionista inglese, Stanley Crawford, che viene incaricato da un collega di indagare su una sensitiva americana, Sophie Baker (Emma Stone), che ha convinto una ricca famiglia americana sulla Costa Azzurra di poterla metterla in contatto con il defunto patriarca. La moglie (Jacki Weaver) è così persa dopo la morte del marito da credere a tutto quello che le rivela Sophie, il figlio (Hamish Linklater) è pronto a sposare la ragazza. Stanley, misantropo arrogante, finisce per innamorarsi di Sophie e da lì nasce una love story conflittuale che promette scintille, almeno sulla carta.
 
Peccato che “i personaggi monodimensionali siano del tipo che uno vorrebbe evitare di incontrare, piuttosto che spenderci una vacanza insieme”. “Firth pare a disagio per quasi tutto il tempo” e “tocca alla Stone salvare la baracca”. Lei “fa quello che può”, è “brillante, spontanea”. “Ma è tutto così effimero che un minuto dopo la fine, non ti interessa più”.
 
Positiva invece la recensione di Scott Foundas di Variety. Magic in the Moonlight è “un allegro gingillo che va giù tutto d'un sorso grazie agli agili tempi comici, un surplus di incantevoli paesaggi della Costa Azzurra e la genuina alchimia tra le star Colin Firth ed Emma Stone”. “Ogni volta che Firth e la Stone dividono lo schermo, il film canta; per il tempo restante non è mai al di sotto di uno spigliato divertissement”. Emma Stone, in particolare, fa la parte della leonessa: “Allen e il direttore della fotografia di Midnight in Paris, Darius Khondji, hanno illuminato la Stone in maniera tanto radiosa che sembra quasi traslucida, come Scarlett Johansson nelle prime scene di Match Point. Ma è la straordinaria presenza comica dell'attrice a brillare di più”.
 
Il film ha convinto Foundas anche a livello visivo: “La Francia sembra tirare fuori il meglio da Allen che, lavorando con la stessa troupe di Midnight in Paris, ha realizzato uno dei suoi film visivamente più belli”, ricco di “campi larghi elegantemente coreografati e bagnati di luce naturale”. Il quarantaquattresimo film di Woody Allen è, in conclusione, “un balsamo per l'anima degli spettatori frastornati dai blockbuster”.
 
Magic in the Moonlight arriverà in Italia il 4 dicembre, distribuito da Warner Bros. Qui il trailer.