Con questo Malavita, possiamo dare per definitivamente riconquistato al cinema il regista francese Luc Besson. Dopo aver ribadito piu' volte l'intenzione di smettere di dirigere, a meno di non avere una storia 'nuova' e 'stimolante', e dopo averci regalato tre film sui Minimei tra il 2006 e il 2010 e la trasposizione del fumetto Adele (2010) la storia vera di "The Lady - L'amore per la libertà" (2011) portata al Festival di Roma poteva lasciare ancora dei dubbi.
I dubbi semmai restano riguardo la credibilita' della dichiarazione di allora, sui criteri necessari a una storia per divenire 'eleggibile' per la sua regia. Soprattutto al ritrovare Robert De Niro come pentito sotto protezione protagonista di una storia di Mafia, in questo caso tratta dall'omonimo romanzo di Tonino Benacquista.
Non il massimo dell'originalita', nella premessa, ma - a dire il vero - degli ottimi momenti nello sviluppo della trasposizione. Merito in primis di intelligenti scelte di cast. Oltre al suddetto De Niro, comunque gia' visto come mafioso (anche 'da ridere', come in Terapia e pallottole) ma sempre in grado di confermare la propria grandezza, una splendida Michelle Pfeiffer da' alla storia il necessario tocco di classe, e il suo contrario...
Ma la vera arma in piu' sono i due ragazzi, i figli della coppia, la stella di Glee Dianna Agron e il giovanissimo John D'Leo (Brooklyn's Finest), bravi e freschi, ai quali vengono affidati alcuni dei momenti piu' esilaranti della vicenda. Probabilmente, resi tali dalla combinazione di interpretazione e contesto piu' che da vette di scrittura, che' per lunghi tratti il film resta una piuttosto scolastica declinazione del tema assegnato.
Peccato, perche' poteva esser gestito diversamente, allontanandosi di piu' da schemi usuali forse, di certo giocando di piu' con il ritmo e lo svolgersi degli accadimenti, gia' fortemente condizionati dalle condizioni di partenza e dai personaggi implicati (senza dimenticare l'Agente CIA Stansfield di Tommy Lee Jones).
Tutto sommato una commedia leggera, da vedere in compagnia, con dei buoni momenti, degli interpreti azzeccati e fascinosi, e qualche piccola perla: un complessivo da non disdegnare. Soprattutto dopo la (auto)citazione - nel testo originario, in realta' - di "Quei bravi ragazzi" da parte dello stesso De Niro durante una sessione di Cineforum, forse il motivo principale dell'apprezzamento dello stesso Martin Scorsese (a detta dell'amico Bob) per il film.
Cose Nostre - Malavita e' distribuito da Eagle Pictures a partire dal 17 ottobre
Per saperne di piu'
De Niro e il cast presentano il film a New York
Guarda il trailer
NOTIZIE
Cose nostre - Malavita - La nostra recensione
Besson torna alla commedia, ma senza offrire una delle sue prove migliori. Impreziosita comunque da un cast scelto.
01.10.2013 - Autore: Mattia Pasquini