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6 Underground - La recensione del film Netflix di Michael Bay

Spettacolo e azione sono assicurati in una vicenda cruenta che potrebbe preludere a un nuovo franchise.

11.12.2019 - Autore: Mattia Pasquini
Potrebbere essere uno dei titoli più visti di tutto il catalogo Netflix, dove apparirà a partire dal 13 dicembre… sicuramente uno dei più richiesti. Prima di allora e fino a oggi, 6 Underground di Michael Bay è stato di certo uno dei più attesi. D'altronde il nome del regista di Bad Boys, Transformers e 13 Hours è una garanzia, almeno per i fan del cinema più action e spettacolare. Quello stesso che in questo suo ultimo film trova applicazione perfetta, per quanto fine a se stessa.

Sin dalla prima sequenza possiamo godere dello sfoggio di perizia e virtuosismi registici che ci acompagneranno per tutta la vicenda. Che dopo un incipit potenzialmente fuorviante si sviluppa attraverso una scelta di location incredibili, anche troppo. Si parte da Firenze e Siena, attraversate e devastate da un inseguimento automobilistico che mette in discussione molte leggi della fisica e a rischio bambini e cuccioli, oltre a riuscire a tirar fuori il peggio persino dalle suore di passaggio. Ma siamo sempre dalle parti di una versione 'per adulti' della pubblicità di Dolce & Gabbana.



Dagli Uffizi al Louvre di Abu Dhabi, dal deserto dell'Uzbekistan a quello californiano fino a Hong Kong, i sei vigilantes senza nome non smettono un attimo di seminare morte e distruzione in una interminabile e patinata sequela di scontri. Il fatto che a muoversi sullo schermo siano Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Dave Franco & Co. senza dubbio aggiunge interesse alla missione che vediamo svolgersi nel fantomatico Turghistan, ma a colpire è la varietà delle riprese e la creatività nel posizionamento di macchine da presa - reali e non - e delle inquadrature ideali per mostrare al meglio l'uccisione del momento. 

Non si risparmia nulla allo spettatore, nemmeno efferatezze che non sempre Bay ha mostrato con tanta leggerezza. Ciò di cui si sente di più la mancanza sono un generale equilibrio nella narrazione e qualche pausa, che permetterebbe magari di metabolizzare la trama o empatizzare con i protagonisti. Chissà se volutamente, viste le perplessità che la visione lascia proprio riguardo alla scrittura di cotanta produzione (gli oltre 150 milioni di dollari di budget si vedono tutti!). In questo senso, infatti, la coppia di sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick aveva indubbiamente fatto di meglio, basti pensare ai recenti Deadpool e i due Zombieland.



Sorvolando sui personaggi, dei quali si offrono più le caratteristiche che le caratterizzazioni, cosa potevamo aspettarci dal buon vecchio Michael? Una volta di più il filmmaker losangelino fa ciò per cui è pagato, assicurando coreografie eccezionali e caroselli da mozzare il fiato. Gli ammiccamenti ai vari Fast & Furious e al team di Ocean risultano addirittura superflui (a meno di considerarli un'anticipazione del progetto di franchise che potrebbe nascere), come l'insistenza sul concetto di famiglia non nuovo a questo tipo di Team-Up Movie, ma in fondo se dovessimo eliminare tutto il non necessario non staremmo parlando di una operazione sulla quale Netflix si sta giocando molto.


6 Underground è disponibile su Netflix a partire dal 13 dicembre 2019.