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The Walking Dead: la recensione dell'episodio 7x06, Swear

Tara è la protagonista della sesta puntata, dove incontriamo una nuova comunità di sole donne sopravvissute in riva all'oceano Atlantico

The Walking Dead 7x06

28.11.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER.

Che cosa rende Alexandria una comunità diversa dalle altre? Il sesto episodio della settima stagione di The Walking Dead, “Swear”, si pone questa domanda concentrandosi sul viaggio di Tara (Alanna Masterson) e Heath (Corey Hawkins) in cerca di provviste. I due hanno lasciato Alexandria al termine della scorsa stagione e non sanno della rappresaglia di Negan. Sono convinti di avere eliminato tutti i Salvatori durante la loro sanguinaria retata a quello che poi si è rivelato solo l'avamposto del gruppo.



All'inizio di questo episodio, giocato su due linee temporali, Tara viene separata da Heath a causa dell'incontro con un gruppo di zombie su un ponte. Tara si risveglia su una spiaggia e incontra una comunità di sole donne, inizialmente ostili. Tra queste ci sono Cyndie (Sydney Park) e sua nonna Natania (Deborah May), leader della comunità. Normalmente sparano a vista a chiunque si introduca nella loro zona protetta, ma per Tara fanno un'eccezione, o almeno così sembra. Durante una cena, Tara e Natania si confrontano, argomentando i loro punti di vista e Tara le dice di comprendere per quale motivo sparino agli estranei. Anche i suoi, dopo tutto, si sono macchiati di delitti che, in un mondo normale, sarebbero considerati atroci, come la strage all'avamposto. Che cosa rende, dunque, Alexandria diversa? Il fatto che, invece di essersi chiusa su se stessa, si sia aperta al mondo esterno alla ricerca di collaborazioni. Il fatto che, nonostante le tragedie che l'hanno colpita, ancora non sia disposta a rinunciare alla fiducia nel prossimo, mentre il gruppo di donne in riva all'oceano sembrano averlo fatto.

Natania decide di mandare Tara a casa con una scorta, per saggiare l'onestà della ragazza e scoprire se davvero ci siano i margini per una collaborazione, o così pare. In realtà è tutto un piano per eliminare Tara e presto scopriamo perché: tutti gli uomini del gruppo di Natania, e i ragazzi maschi sopra i dieci anni, sono stati eliminati dai Salvatori dopo che il gruppo aveva tentato di ribellarsi. Le donne sono quindi fuggite dalla colonia per evitare di servire Negan e si sono rifugiate nel loro villaggio attuale, sulle rive dell'Atlantico.

Con l'aiuto di Cyndie, Tara riesce comunque a scappare e ritrova il ponte dove era stata separata da Heath. Di quest'ultimo però non c'è traccia e Tara ritrova la strada di casa ma non il compagno di viaggio (il sospetto è che si sia voluto far sparire temporaneamente Heath per dare a Corey Hawkins il tempo di girare 24: Legacy). Giunta ad Alexandria, scopre della morte della sua ragazza Denise ma, interrogata da Rosita, tiene fede alla promessa fatta a Cyndie e non rivela l'esistenza della colonia di donne.



In generale, l'episodio è piuttosto scorrevole e porta avanti dei temi centrali al nuovo corso della serie, come la collaborazione e la ricostruzione di un ordine civile, e piazza qua e là anche discrete scene d'azione – come la battaglia contro i morti che sorgono letteralmente da una montagna di terra. Il problema, se mai, è che con questa sistematica frammentazione del gruppo di protagonisti, con ogni puntata incentrata su uno o due personaggi al massimo, siamo arrivati già al sesto episodio della stagione. Ne mancano due prima del break natalizio e l'impressione è che abbiamo a malapena grattato la superficie della storyline della nuova stagione. Il quadro sul “mondo esterno” di cui tanto si è discusso nella scorsa stagione, è al contrario già piuttosto esaustivo, ma ora è davvero arrivato il momento di ingranare la marcia giusta, per chiudere questa prima tranche in bellezza.

Il prossimo episodio di The Walking Dead, “Sing Me a Song”, andrà in onda tra una settimana e dovrebbe regalarci uno sguardo più approfondito su Negan e i Salvatori. Qui ne potete vedere il promo.