NOTIZIE

Stasera in TV 8 dicembre: Rocky III, la peggior sconfitta di Sly

Il K.O. del terzo capitolo della saga resta un momento storico per il nostro Stallone italiano.

08.12.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Ancora oggi l'unico film di Rocky nel quale il nostro eroe perde un incontro per KO, Rocky III segnò il ritorno alla regia di Sylvester Stallone dopo il capitolo precedente (e dopo il fallimento di Taverna paradiso nel 1978, nonostante il quale John G. Avildsen gli consigliò di dirigersi da solo, dopo aver rifiutato di farlo lui).

Il film. Il film inizia dove finisce Rocky II, cioè con il protagonista già campione del mondo del pesi massimi, in seguito alla vittoria su Apollo Creed. Vengono descritte le varie fasi dell'evoluzione del suo successo fino alla sua prima sconfitta, il dolore per la morte del suo allenatore e la perdita della fame di vincere.



Dietro le quinte. Nonostante questo sia il film preferito da Carl Weathers, per molti restò indimenticabile soprattutto la canzone dei Survivor che lo accompagnava, Eye of the Tiger. Certo non sarà un bel ricordo per Hulk Hogan, che per il suo esordio cinematografico nel ruolo di Labbra Tonanti venne licenziato dal presidente del CdA della WWF, Vince Mcmahon Sr. Una curiosità che coinvolge anche l'altro esordiente eccellente - Mr. T - è quella che vede il suo autografo campeggiare sul tamburo di uno dei componenti della banda in occasione dell'inaugurazione della statua dedicata a Rocky. Per altro la Lincoln High School band, quella stessa Lincoln High School di Philadelphia che Stallone aveva frequentato da ragazzo. Chiudiamo con una location: gli esterni della casa di Rocky sono quelli della casa di Chicago dove Muhammad Ali viveva all'epoca delle riprese.

Consigli.it per voi: Per emulare Balboa e omaggiare il Rocky al quale si ispirò

Perché vederlo. Un Rocky più movimentato del solito, nel quale l'azione prende il sopravvento sulla storia - sicuramente per 'merito' (o 'colpa') della presenza di Mr. T e Hulk Hogan - ma che mostra una interessante evoluzione del protagonista, oggi ricco e famoso, eppure più irrisolto del previsto. Bloccato da paure e decadenza, il bisogno di nuove sfide lo porta a confrontarsi con sé stesso anche in maniera confusa, condizionando in parte anche lo sviluppo del film. Che ha l'indubbio merito di averci donato una delle canzoni simbolo legate alla saga e dei combattimenti particolarmente curati cinematograficamente e coreografati, oltre ad aver tenuto a battesimo l'incredibile Mr. T, aver sancito l'addio di Mick (Burgess Meredith) e approfondito il rapporto con Apollo Creed di Carl Weathers (al quale oggi dobbiamo in qualche modo la prosecuzione del franchise). In definitiva: un anello di congiunzione imperdibile e un perfetto esempio del cinema di quegli anni.
 

La scena da antologia. Gli scontri verbali e non con Clubber Lang sono sicuramente le tappe narrative di questo capitolo della saga, ma sicuramente i più nostalgici ameranno rivedere il momento degli allenamenti di Rocky e Apollo, al quale seguiva il momento del duro confronto con la moglie Adriana nel quale il pugile ammette le proprie paure… Al quale potremmo collegare la scena finale nella quale l'italiano punzecchia l'amico dicendogli "ti muovi bene per essere un nonnetto!" (vale la pena ricordare che Carl Weathers è due anni più giovane di Stallone).

Aspettando Creed: le 6 scene più belle della saga di Rocky

Premi. Nomination per il Premio Oscar, il Golden Globe e il BAFTA alla Miglior canzone (Eye of the Tiger), per il Miglior film in lingua straniera agli Awards of the Japanese Academy e per il Miglior Film Image Award da parte della National Association for the Advancement of Colored People… Premio che venne assegnato al film ai Young Artist Awards (dove venne solo candidato Ian Fried come Miglior giovane attore in un ruolo secondario).

Dove e quando. Alle 21.10 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre e 114 della piattaforma satellitare TivùSat.