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Stasera in TV, 6 marzo: Due mondi si scontrano in X-Men - Giorni di un futuro passato

Nel film che segna il ritorno di Bryan Singer alla saga da lui iniziata si raccolgono molti degli iconici eroi del fumetto Marvel e degli altri film del franchise

X-Men: Giorni di un futuro passato

06.03.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un articolato 'testacoda' spezza la saga dedicata agli X-Men, al gran completo nel X-Men - Giorni di un futuro passato di Bryan Singer (di nuovo alla guida della sua creatura dopo aver diretto i primi due film del franchise). Nel quale ritroviamo il Logan - The Wolverine di Hugh Jackman al quale in questi giorni stiamo dando l'addio nel film nelle sale.

Il film. Il Professor Xavier e Magneto mandano Wolverine indietro nel tempo per impedire un evento storico che causerà una catastrofe per i mutanti e gli umani. La migliore squadra degli X-Men mai assemblata combatte una guerra per la sopravvivenza della loro specie nel corso di due epoche. Gli amati personaggi dalla trilogia cinematografica originale di X-Men uniscono le forze con loro stessi quando erano giovani, come li abbiamo visti in X-Men - L'inizio, in una battaglia epica che deve modificare il passato per salvare il nostro futuro.



Dietro le quinte. Se dietro la macchina da presa non fosse tornato Bryan Singer (che continua a sviluppre progetti legati al franchise), il film sarebbe stato affidato a Matthew Vaughn, che avrebbe dovuto farne una sorta di sequel diretto di X-Men - L'inizio (2011), ambientato negli anni '70 e che - stando ad alcune ipotesi - avrebbe toccato anche gli eventi accaduti in occasione dell'assassinio di JFK, 'ovviamente' causato Magneto (unica spiegazione 'valida' a spiegare la cosiddetta Magic Bullet Theory). Proprio Bryan Singer appare in un cameo, quando vediamo Mystique saltare fuori dal palazzo dove ha cercato di uccidere Trask (è il fotografo con la macchina fotografica in mano), ed è stato una delle principali cause di interruzione delle riprese: avendo sofferto di un problema alle corde vocali, durante le riprese, ed essendo costretto a parlare in falsetto sul set, per evitare danni maggiori, fu colpa sua se molte scene dovettero interrompersi a causa delle risate degli attori nell'ascoltare le sue indicazioni.

Perché vederlo. Uno spettacolo senza interruzioni, né pause. Un turbinio che molti non sono riusciti a 'gestire', ma che risponde alla necessità di dare spazio ai diversi piani temporali e sviluppi paralleli, come anche ai tanti personaggi mostrati o solo accennati. Una materia complessa che il redivivo Singer riesce a tenere sotto controllo in maniera convincente. Soprattutto considerate le premesse e il risultato finale. I temi, classici nella saga, e lo stile - "vintage" (come dicevamo altrove) - riempiono i vuoti lasciati dalle interazioni tra i nostri eroi o quelli necessari per evitare squilibri di messa in scena. E l'avventura ne risente.



La scena da antologia. L'evasione di Magneto dalla prigione è sicuramente una perfetta sintesi di molti degli elementi citati in precedenza. E l'apice è nello show organizzato da 'Pietro' Quicksilver (e dire che inizialmente avrebbe dovuto essere l'inarrestabile Juggernaut a superare le 'difese' avversarie), girato da Bryan Singer nello speciale formato dei 3600 frames per second (ossia facendo muovere l'eroe 150 volte più veloce del normale).

I Premi. Miglior sci-fi/fantasy per gli Empire Awards, il film vinse solo il premio dei Kids' Choice Awards per l'Attrice d'Azione Preferita conferito a Jennifer Lawrence. Ma, certo, brucia la nomination - non concretizzatasi - al Premio Oscar per i migliori effetti speciali a Richard Stammers, Lou Pecora, Tim Crosbie e Cameron Waldbauer.

Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.