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Stasera in TV, 5 ottobre: Leonardo DiCaprio è The Wolf of Wall Street

Né sporco, né brutto, forse un po' cattivo… di certo contestatissimo. Ma il Jordan Belfort di Leo & Martin è da applausi

The Wolf of Wall Street

05.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
L'instant cult di Martin Scorsese ha avuto meno fortuna del dovuto, ma si sa che non sempre i giurati dei Premi maggiori sanno vedere il vero merito. O almeno quello che vorremmo noi… In ogni caso, il suo The Wolf of Wall Street resterà negli annali. Ogni suo passaggio in televisione diventa una occasione da non perdere, e non solo per le perle di Leonardo DiCaprio, Jonah Hill e Matthew McConaughey.

Il film. La folle cavalcata di Jordan Belfort, giovane “nuovo arrivato” a Wall Street, lo porta a trasformarsi via via in un corrotto manipolatore dei mercati e in un cowboy della Borsa. Conquistate rapidamente enormi ricchezze, Jordan si dedica a ogni possibile vizio: donne, cocaina, automobili, alcool. Una moglie supermodella e una vita leggendaria fatta di aspirazioni e acquisti senza limiti sembrano uno status naturale, ma mentre la società di Belfort, la Stratton Oakmont, è sulla cresta dell’onda e sguazza nella gratificazione edonistica più estrema, la SEC e l’FBI tengono d’occhio il suo impero contrassegnato dagli eccessi.



Dietro le quinte. Al momento della sua uscita, il film si guadagnò il titolo di film con più "fuck" della storia (documentari esclusi), grazie ai 506 snocciolati dai suoi protagonisti (569 secondo alcune versioni). Ma non furono per questo le dure critiche che il film si attirò, come abbiamo raccontato in occasione dell'accordo editoriale cui si giunse dopo lettere aperte e tentativi di boicottaggio. In compenso il film passerà alla storia anche per esser stato il primo di Scorsese ad aver incluso delle immagini girate con un iPhone, da Robert Legato, effects supervisor, che per mostrare al regista un esempio del segnale di 'Allacciate le cinture' da inserire nel film riprese quello dell'aereo su cui era, che finì per essere utilizzato. Per quel che riguarda Scorsese, invece, è lui stesso a raccontare che durante le riprese del discorso di Steve Madden ricevette una visita di Steven Spielberg sul set, che passò l'intera giornata con loro di fatto codirigendo la scena, dando consigli agli attori e suggerendo posizioni delle macchine da presa.

Perché vederlo. Basato su una storia vera, The Wolf of Wall Street segue l’impressionante ascesa e la caduta di Jordan Belfort, il broker di New York che conquistò una fortuna incredibile truffando milioni di investitori e che, in prima persona, fece da 'coach' a DiCaprio per il film perché replicasse esattamente i suoi comportamenti, soprattutto quelli più deteriori. Una commistione di fedeltà storica e di un edonismo talmente estremo da sfiorare il surrealismo, perfetto comunque per rendere i toni di un'epoca e dell'euforia sregolata dei suoi 'padroni'. Uno Scorsese particolarmente ispirato e originale capace di imporre un ordine impossibile a partire dal caos (e da un cast pazzesco), senza perdere in energia, capacità ipnotica, divertimento e… cinema.



La scena da antologia. A discapito delle molte scene epiche di un film che a buon titolo è entrato nella storia del cinema, facciamo uno sforzo per ridurre a due le segnalazioni. La prima, ineccepibile, della faticosa quanto improvvisata conquista della propria Lamborghini Countach da parte di uno strafatto DiCaprio (che si strappò la schiena per aprire la portiera con un piede) e dell'incredibilmente 'sereno' ritorno verso casa. La seconda, imprescindibile (per acclamazione popolare), quella del pranzo tra DiCaprio e McConaughey nel quale quest'ultimo erudisce il novizio e regala al pubblico il suo ormai leggendario 'chest beating and humming'. Che fu assolutamente altrettanto improvvisato dall'attore, al punto da far cercare l'approvazione del regista da parte di uno sconcertato Leo (sguardo rimasto nel montaggio finale, come si vede).

I Premi. Erano ancora gli anni in cui si aspettava l'Oscar a Leonardo DiCaprio, soprattutto dopo la vittoria del Critics' Choice Movie Award e del Golden Globe di categoria. Ma per l'attore, in questo caso, niente statuetta. Come anche per il film, nonostante le cinque nomination. Cinque delle decine e decine raccolte, a fronte di ben pochi premi… Tra i quali vale la pena segnalare l'Empire Awards per il Miglior debutto a Margot Robbie e gli MTV Movie Awards per la Miglior performance comica a Jonah Hill e per il Miglior momento "Ma che ca...!" al bel Leo.

Dove e quando. Alle 23:30 su Rai 2, canale 2 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.