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Stasera in TV, 4 agosto: Tom Hanks e Jack Nicholson, uno contro l'altro in Codice d'onore

Un crescendo irresistibile quello che ci offre il legal thriller di Rob Reiner, ma è tutta l'indagine raccontata a fare di questo titolo un cult irrinunciabile

04.08.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Riduttivo definire Legal Thriller Codice d'onore di Rob Reiner. Un'indagine che il ten. Daniel Kaffee di Tom Cruise conduce magistralmente dall'inizio alla fine - circondato da Demi Moore, Kevin Bacon e Kiefer Sutherland - ma che affida la sua indimenticabile conclusione a una delle parti più memorabili di un magistrale Jack Nicholson.

Il film. Il Tenente Daniel Kaffee (Tom Cruise), il Capitano Joanne Galloway (Demi Moore) e il Tenente Sam Weinberg (Kevin Pollak) sono tre avvocati militari incaricati di scagionare due marines accusati dell'omicidio di un loro commilitone. Ma nel corso dell'indagine molto emerge da dietro le quinte, e gli avvocati iniziano ad accorgersi di star dando fastidio a interessi più grandi di loro. Fino al gran finale, prevedibile e sconvolgente insieme.



Dietro le quinte. Fu Steven Spielberg a fornire al film alcune delle linee di dialogo più apprezzate, inculsa la celebre "Tu non puoi reggere la verità!" pronunciata dal Col. Nathan R. Jessep di Jack Nicholson. Mentre invece - per quanto negato in un articolo del NY Times - i personggi di Kaffee & Co. vennero costruiti ispirandosi a reali avvocati militari (come Don Marcari, David Iglesias, Chris Johnson e David Kendall, divenuto famoso più avanti per aver difeso il Presidente Bill Clinton nel caso del suo Impeachment). Da notare che la sceneggiatura iniziale prevedeva una scena d'amore tra Tom Cruise e Demi Moore, mai  realizzata perché ritenuta successivamente inessenziale.

Perché vederlo. Ormai tutti conosceranno Aaron Sorkin… Autore tra i più dotati e apprezzati, soprattutto per le sue 'manifestazioni' televisive (West Wing, Studio 60 e The Newsroom su tutte), lo sceneggiatore fece il suo esordio proprio nel 1992 con questo film. Dando - come si legge - già una notevole prova della propria abilità. Anche se l'idea per il titolo (in originale 'A Few Good Men' gli venne data dalla propria sorella Deborah durante una conversazione telefonica.



La scena da antologia. Indubbiamente la scena finale, per quanto sia impossibile escludere molti dei singoli tasselli che conducono a essa. A conferma (se ce ne fosse stato bisogno) delle grandi virtù attoriali di Jack Nicholson, l'attore ripeté il proprio monologo e la scena del tribunale un numero imprecisato di volte, per permettere a Rob Reiner di girare le reazioni degli altri partecipanti alla scena da diversi punti di vista. Solo l'ultima di queste venne realizzata in favore delle macchine da presa, ma tutti confermano che Nicholson le interpretò tutte come se dovessero essere quella definitiva…

I Premi. Candidato a quattro premi Oscar: miglior film, miglior attore non protagonista (Jack Nicholson), miglior montaggio e miglior sonoro. Ma furono anche di più le nomination da parte di Golden Globe e soprattutto MTV Award, che lo premiarono com Miglior Film. Per il resto, riconoscimenti vari per Jack Nicholson come Attore Non Protagonista… il Migliore per il National Board of Review Award, la Chicago Film Critics Association e la Southeastern Film Critics Association.

Dove e quando. Alle 21:10 su La7, canale 7 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.