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Stasera in TV 27 settembre: L'esercito delle Dodici Scimmie di Terry Gilliam, Cult al di là del tempo

Paradossi e viaggi nel tempo, ma a emergere sono Bruce Willis e il delirante Brad Pitt.

27.09.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Dopo la rinascita con il Pulp Fiction dell'anno prima (Palma d'Oro al Festival di Cannes), Bruce Willis è il protagonista di uno dei film più clamorosi presentati in concorso al Festival di Berlino: L'esercito delle Dodici Scimmie, sesto film di Terry Gilliam post Brazil (1985) e La leggenda del re pescatore (1991), secondo molti il suo migliore in assoluto.

Il film. Nel 2035 la gente vive un'altra dimensione. Miliardi di esseri umani si sono estinti a causa di un virus mortale che ha infettato il mondo: l'ha scoperto il virologo Leland Goines, premio Nobel. La superficie della Terra è diventata inabitabile; i pochi superstiti vivono nelle viscere di quella che fu Philadelphia, con il virologo e la sua equipe di gelidi scienziati ed un gruppo di prigionieri. Fra costoro vi è James Cole, che viene scelto ed equipaggiato per essere spedito indietro nel tempo per raccogliere informazioni nel tentativo di cambiare la storia.



Dietro le quinte. Per quanto noto ai più, ricordiamo che il film nasce su ispirazione - anche se dichiaratamente "libera" (Gilliam non lo vide fino alla fine della realizzazione) - del corto sperimentale del 1962 di Chris Marker, La Jetée. E se oggi pensare a rinunciare a Willis e Pitt per i due ruoli principali sembra impossibile, credere che le prime scelte per gli stessi furono Nick Nolte e Jeff Bridges (e successivamente Johnny Depp) è ancora più difficile! Durante la lavorazione, poi, proprio Gilliam fu protagonista di un terribile incidente mentre cavalcava. L'incidente lo lasciò incolume ma molto spaventato che questo lo potesse condizionare creativamente. Timore fugato dal successo del film, che si ostinò a mantenere come desiderava nonostante i pareri negativi dei test screening e le richieste di importanti modifiche alla storia.

Perché vederlo. Superato il ventesimo compleanno nel 2015, il film pur attraversando diversi secoli (è ambientato nel 1914-1918, 1990, 1996 e 2035) mostra una ordinata architettura, evidenziando l'ottima sceneggiatura di un disaster sci-fi movie molto particolare. Originale, articolato e capace di offrire una moltitudine di punti di vista e sottotrame interne a quella principale, oscillando sempre tra ucronia e paradosso. Anche visivamente.



La scena da antologia. I viaggi nel tempo e gli incastri tra le storie raccontate tengono incollati allo schermo, ma nelle sequenze del sanatorio emerge tutta la forza e la capacità creativa del regista. I giochi di angolature e le scelte di lenti deformanti trasfigurano l'immagine e la conseguente realtà in una sorta di omaggio hitchcockiano che rende perfettamente il disagio mentale dei protagonisti.

I premi. Tre premi su sette nomination ai Saturn Awards (Miglior film di fantascienza, Migliori costumi e Miglior attore non protagonista a Brad Pitt) furono probabilmente la soddisfazione più grande per il team, che pure vide il film 'insignito' di un Empire Award per la regia (di Terry Gilliam) e la considerazione - fermatasi alle candidature - di Golden Globe (per Pitt) e dell'Academy che non gli assegnò gli Oscar per il Miglior attore non protagonista e i Costumi di Julie Weiss.

Dove e quando. Alle 23.15 su Italia 2, canale 35 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.