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Stasera in TV, 26 aprile: Monica Bellucci bella e sfortunata in Malèna

Perché riscoprire il classico di Giuseppe Tornatore ambientato in un Sud Italia retrogrado e conformista

Malèna film

Malèna film

26.04.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
La bellezza piena di un’attrice come Monica Bellucci esaltata dal lavoro del regista Giuseppe Tornatore, che intorno all’immagine di femme fatale costruisce un dramma appassionante. Questo e molto altro rappresenta Malèna, film del 2000 ambientato in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Nel paesino di Castelcutò la sensuale Maddalena Scordia, detta Malèna, sperimenta lo stigma sociale di essere troppo bella e troppo ‘pura’ per una piccola mentalità di provincia. Vittima anche di una guerra che l’ha resa priva di protezione da parte del marito.


Per riscoprire la vicenda che consacrò Monica Bellucci come sex symbol internazionale ci si può allora sintonizzare su Rete 4 alle ore 23:04. Oltre a ripercorrere di seguito le chiavi di lettura di un dramma d’autore e al femminile. 
 
Il film. Essere drammaticamente sensuali, vestirsi in maniera curata e diversa dalle altre donne del paese, se fatto in un ambiente di provincia, in un’Italia retrò, può essere persino una condanna. Specialmente se si è sole. Perché il marito è partito per la guerra e si rimane così preda di malignità e invidie da parte della comunità locale.

Malèna racconta in parte questa storia di oppressione e di cattiveria sociale. E lo fa attraverso gli occhi di una voce narrante speciale e non ancora macchiata dai vizi della società.

É quella di Renato Amoroso (Giuseppe Sulfaro) che giovanissimo e innamorato di Maddalena (Monica Bellucci), osserva la sua storia da un punto di vista esterno. Dirige il bravissimo Giuseppe Tornatore.
 
Dietro le quinte. Monica Bellucci parla con il corpo e con lo sguardo per buona parte del film. Infatti la prima battuta che pronuncia arriva al cinquantesimo minuto dall’inizio della pellicola. 

 
Perché vederlo. Tornatore descrive una Sicilia omertosa e claustrofobica che non si evolve. Anzi si restringe su se stessa e colpevolizza chi come Malèna si pone, per il proprio aspetto fisico e per la propria libertà, al di fuori di ogni convenzione.

Ed è interessante riscoprire quelle atmosfere sensuali ma allo stesso tempo violente che caratterizzano il film in questa storia di riscatto e liberazione personale.
 
La scena da antologia. Quella in cui Malèna subisce un linciaggio pubblico da parte delle donne del paese e viene trascinata in piazza e picchiata davanti a tutta la comunità. É una scena di violenza molto forte che però sottolinea uno dei temi portanti del film ovvero la forza brutale e bigotta della folla. 
 
I premi. Nel 2001 il film vince un premio ai Nastri d’argento come Migliore colonna sonora firmata da Ennio Morricone.
 
Dove e quando. Martedì 26 aprile alle ore 23:04 su Rete 4.