La bellezza piena di un’attrice come Monica Bellucci esaltata dal lavoro del regista Giuseppe Tornatore, che intorno all’immagine di femme fatale costruisce un dramma appassionante. Questo e molto altro rappresenta Malèna, film del 2000 ambientato in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Nel paesino di Castelcutò la sensuale Maddalena Scordia, detta Malèna, sperimenta lo stigma sociale di essere troppo bella e troppo ‘pura’ per una piccola mentalità di provincia. Vittima anche di una guerra che l’ha resa priva di protezione da parte del marito.
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Nel paesino di Castelcutò la sensuale Maddalena Scordia, detta Malèna, sperimenta lo stigma sociale di essere troppo bella e troppo ‘pura’ per una piccola mentalità di provincia. Vittima anche di una guerra che l’ha resa priva di protezione da parte del marito.
![](http://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/generici/201604/images/670x368/mala.jpg?n=0.11668050333954882)
Per riscoprire la vicenda che consacrò Monica Bellucci come sex symbol internazionale ci si può allora sintonizzare su Rete 4 alle ore 23:04. Oltre a ripercorrere di seguito le chiavi di lettura di un dramma d’autore e al femminile.
Il film. Essere drammaticamente sensuali, vestirsi in maniera curata e diversa dalle altre donne del paese, se fatto in un ambiente di provincia, in un’Italia retrò, può essere persino una condanna. Specialmente se si è sole. Perché il marito è partito per la guerra e si rimane così preda di malignità e invidie da parte della comunità locale.
Malèna racconta in parte questa storia di oppressione e di cattiveria sociale. E lo fa attraverso gli occhi di una voce narrante speciale e non ancora macchiata dai vizi della società.
É quella di Renato Amoroso (Giuseppe Sulfaro) che giovanissimo e innamorato di Maddalena (Monica Bellucci), osserva la sua storia da un punto di vista esterno. Dirige il bravissimo Giuseppe Tornatore.
Malèna racconta in parte questa storia di oppressione e di cattiveria sociale. E lo fa attraverso gli occhi di una voce narrante speciale e non ancora macchiata dai vizi della società.
É quella di Renato Amoroso (Giuseppe Sulfaro) che giovanissimo e innamorato di Maddalena (Monica Bellucci), osserva la sua storia da un punto di vista esterno. Dirige il bravissimo Giuseppe Tornatore.
Dietro le quinte. Monica Bellucci parla con il corpo e con lo sguardo per buona parte del film. Infatti la prima battuta che pronuncia arriva al cinquantesimo minuto dall’inizio della pellicola.
![](http://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/generici/201604/images/670x368/mm_1.jpg?n=0.20921745598491803)
Perché vederlo. Tornatore descrive una Sicilia omertosa e claustrofobica che non si evolve. Anzi si restringe su se stessa e colpevolizza chi come Malèna si pone, per il proprio aspetto fisico e per la propria libertà, al di fuori di ogni convenzione.
Ed è interessante riscoprire quelle atmosfere sensuali ma allo stesso tempo violente che caratterizzano il film in questa storia di riscatto e liberazione personale.
Ed è interessante riscoprire quelle atmosfere sensuali ma allo stesso tempo violente che caratterizzano il film in questa storia di riscatto e liberazione personale.
La scena da antologia. Quella in cui Malèna subisce un linciaggio pubblico da parte delle donne del paese e viene trascinata in piazza e picchiata davanti a tutta la comunità. É una scena di violenza molto forte che però sottolinea uno dei temi portanti del film ovvero la forza brutale e bigotta della folla.
I premi. Nel 2001 il film vince un premio ai Nastri d’argento come Migliore colonna sonora firmata da Ennio Morricone.
Dove e quando. Martedì 26 aprile alle ore 23:04 su Rete 4.