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Stasera in TV 24 agosto: L'abominevole sposa e lo Sherlock di Benedict Cumberbatch

La fuga nella Londra vittoriana dei due personaggi di Conan Doyle regala sorprese e un vintage mai tanto moderno.

24.08.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Tra gli eventi televisivi del 2016, il quarto inusuale episodio della terza stagione di Sherlock finì con il portare al cinema l'Holmes interpretato da Benedict Cumberbatch, che a lungo ha imperversato sul piccolo schermo (e promette di continuare). L'abominevole sposa, diretto da Douglas Mackinnon resta un unicum, soprattutto per la scelta di una ambientazione vittoriana classica per l'avventura raccontata… ma non solo. Visto che assistiamo a uno scavo inusuale nel passato e nei segreti del grande detective creato da Sir Arthur Conan Doyle.

Il film. Cosa accadrebbe se il più famoso detective al mondo e il suo migliore amico vivessero in una Baker Street fatta di treni a vapore, carrozze a due ruote, cappelli a cilindro e redingote? Benvenuti in Sherlock… nel 1895! Questa volta saremo dunque nel cuore della Londra vittoriana (come nell’originale Sherlock Holmes ideato da Conan Doyle) e Thomas Ricoletti rimarrà stupefatto nel vedere la moglie vestita con il suo vecchio abito da sposa. Perché, solo poche ore prima, la donna… ha perso la vita. Così il fantasma della signora Ricoletti sembra ora aggirarsi per le strade con un’insaziabile sete di vendetta. Dalla nebbia avvolgente di Limehouse alle viscere di una chiesa in rovina, Holmes e Watson dovranno usare tutta la loro astuzia per combattere un nemico apparentemente già morto…



Dietro le quinte. Incredibilmente proposto al grande pubblico delle sale cinematografiche, questo 'episodio speciale' della serie tv della BBC venne distribuito nei cinema italiani nei due giorni del 12 e 13 gennaio - distribuito da Nexo - incassando € 704.484 (per 67.776 spettatori), piazzandosi alle spalle del solo Quo Vado?. D'altronde come 'Special' è davvero unico… Perché per la prima volta sentiamo Cumberbatch pronunciare la mitica frase "Elementare, caro Watson" o chiamare il suo partner "Dr. Watson" e non solo John. Qui, inoltre, vediamo il fratello Mycroft nella sua versione 'sovrappeso' (come raccontato da Doyle in 'L'avventura dell'interprete greco'), trucco ed effetto che proprio Mark Gatiss utilizzò anche nel suo ruolo nella serie Taboo di Tom Hardy. Una chicca per appassionati resta quella del motivo che sentiamo suonare a Holmes, mentre John e Mary discutono: lo stesso da lui suonato al loro matrimonio, nel secondo episodio della terza serie.

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Perché vederlo. Inserito nel continuum della serie, ma senza che venga meno l'unicità dello 'Special' dedicato all'Holmes 'classico', il film breve diretto da Douglas Mackinnon (Doctor Who, Outlander) conquista per originalità, per humour e per modernità. Nei personaggi, se non nell'ambientazione… ma attenti a non farvi trarre in inganno dal classico 'abito del monaco'. Gatiss e Moffat assestano un nuovo colpo vincente, dopo quelli delle stagioni 'ordinarie', realizzando un omaggio al personaggio e fornendo alla coppia Martin Freeman-Benedict Cumberbatch una splendida occasione per alternarsi sulla scena e brillare. Analogamente, più della conclusione - a suo modo didattica - vale la pena plaudere agli scampoli di introspezione e allo scavo profondo che vediamo mettere in crisi il buon Sherlock.



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La scena da antologia. Meno affascinanti del previsto i confronti di Holmes con il fratello e con la sua nemesi, mentre invece sono narrativamente da preferire i momenti in cui il film - e Watson, soprattutto - gioca con l'immagine letteraria più classica del grande detective, o scenograficamente quelli nei quali lo stesso si confronta con se stesso, finendo con il darci un assaggio del suo castello mentale. Più che quella in cui passeggia nervosamente in una sala invasa dalla luce filtrante dalle finestre, cercano di non farsi distrarre da Mycroft o dal fantasma di Moriarty, dunque, quella in cui lo vediamo raccogliere le idee  e ordinare le informazioni in suo possesso, letteralmente svolazzanti davanti a lui. Anche se non va sottovalutata una delle scene iniziali, epocale a suo modo, nella quale vediamo Watson addirittura correggere l'amico e coinquilino riguardo lo stato dell'Ispettore Lestrade.

Dove e quando. Alle 21.15 su Paramount Channel, canale 27 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.