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Stasera in TV, 22 settembre: Il diario di Bridget Jones. Tutto cominciò così

In concomitanza con l'arrivo in sala del nuovo capitolo della trilogia, ecco l'inizio delle avventure dell'amatissima zitella

22.09.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Renée Zellweger, Colin Firth e Hugh Grant sono il terzetto di protagonisti di Il diario di Bridget Jones, film di Sharon Maguire (chiamata a dirigere anche il nuovo sequel, Bridget Jones's Baby) con il quale si aprì nel 2001 l'unica trilogia 'Rom-Com' del nuovo millennio… Un film, che a prescindere dalle sue prosecuzioni, resta un'opera capace di influnzare la cultura generale di entrare a farne parte.

Il film. Bridget Jones è una donna intelligente che combatte giornalmente contro la sua età, il suo aspetto fisico, la sua mancanza di uomini e le sue tante imperfezioni. Come progetto per il nuovo anno Bridget si ripromette di prendere il controllo della propria vita, iniziando a tenere un diario in cui scriverà sempre la verità. I fuochi d'artificio iniziano quando il suo affascinante ma indecente capo comincia a provare interesse per la "stramba" Miss Jones...



Dietro le quinte. Ormai risaputo, ma impossibile da non citare, è il fatto che Renee Zellweger - a parte ingrassare di oltre dieci chili - per prepararsi al ruolo andò davvero a lavorare in un ufficio come segretaria. Falso nome, accento diverso, ma la foto del fidanzato Jim Carrey sulla scrivania… cosa che probabilmente la fece passare per pazza, ma non riconoscere. Altrettanto 'naturale' fu la scelta adottata per la scena della rissa tra Hugh Grant e Colin Firth, totalmente improvvisata dai due.

Perché vederlo. Perché è appena arrivato in sala il suo secondo sequel, nel quale le avventure della goffa Bridget si svolgono in un contesto molto differente da quello che la ha resa famosa. Se oggi si parla di maternità, infatti, la fama al film era arrivata raccontando le peripezie sentimentali di una zitella disperata. Niente di originale (anche se come variazione sul tema Orgoglio e pregiudizio, il soggetto è notevole), ma gestito con humor e equilibrio e grazie a un cast incredibile che si è rivelato la vera forza del film. L'accettazione del proprio status a prescindere dalle 'richieste' della società, la forza di reagire e prendere in mano la propria vita e l'autoironia, fanno dell'eroina Bridget il personaggio della vita per Renée Zellweger, e del film - almeno questo capostipite - un 'diario' irresistibile da scoprire.



La scena da antologia. "Mutandoni", basta la parola per visualizzare senza ombra di dubbio una immagine rimasta storica. E in effetti, più che le scene in sé, in un certo senso sono proprio le immagini a caratterizzare questo film, e i personaggi intorno cui ruota tutto. Il maglione con la renna di Mark Darcy, il vestito da coniglietta 'fuori luogo' della nostra zitella e soprattutto i suoi "mutandoni decisamente enormi", vera sorpresa di una della scene più hot della trilogia (forse al pari con la discesa dal palo nella caserma dei pompieri) e immediatamente iconici di una categoria tanto bistrattata che con la nostra Ms. Jones riuscì a riguadagnare un certo rispetto. Ma siamo certi che i più romantici di voi ricorderanno soprattutto il bacio nella neve con cui si chiude la favola della 'brutta anatroccola'...

I Premi. Un altro caso classico di film divenuto universalmente paradigmatico ed entrato nella cultura comune senza esser stato gratificato da premi e concorsi di tutto il mondo. Il miglior film britannico agli Empire Awards (vincitore del Premio del pubblico per il Miglior Attore Colin Firth agli European Film Awards e della Miglior Sceneggiatura ai premi inglesi dell'Evening Standard) raccolse infatti 'solo' un gran numero di nomination: ai Grammy, i Satellite, gli MTV Awards, gli Empire Awards, i BAFTA, i Golden Globes oltre a quella per l'Oscar per la Migliore attrice protagonista a Renée Zellweger.

Dove e quando. Alle 21:10 su La5, canale 30 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.