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Stasera in TV, 19 maggio: l'emozionante brivido freddo di Drive, per rivivere la nascita di un fenomeno

Esploso nel 2011 il film di Nicolas Winding Refn con Ryan Gosling è entrato nel mito. E ora torna in tv su Sky Cult

Drive di N.W. Refn<br>

19.05.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nel 2011 è stato un vero fenomeno, ma da allora Drive è entrato nella leggenda, lanciando la carriera del regista danese Nicolas Winding Refn (fino ad allora non abbastanza conosciuto e considerato) e dando un impulso decisivo a quella del protagonista, Ryan Gosling. Il rapporto tra i due appare ancora saldo, ma oggi abbiamo l'occasione di rivivere l'emozione che scatenò la Standin Ovation del Festival di Cannes.

Il film. Un autista di Los Angeles di giorno lavora come stuntman per le produzioni cinematografiche mentre di notte si presta a fare da pilota per rapinatori in fuga dalla polizia. Per natura un lupo solitario, non riesce a fare a meno di innamorarsi di Irene, la sua affascinante vicina; una giovane ed indifesa madre che dopo il ritorno del marito dal carcere, Standard, si ritrova invischiata in un pericoloso giro criminale. In seguito ad una rapina andata male, il cui scopo era ottenere il denaro necessario a Standard per pagare il pizzo, il pilota protagonista si trova costretto ad agire per difendere la ragazza di cui è innamorato (Carey Mulligan), mentre è inseguito da una pericolosa organizzazione di criminali.



Dietro le quinte. Chissà che film sarebbe stato se, prima di arrivare a Ryan Gosling, il ruolo del pilota senza nome (viene definito sempre e solo come 'Ragazzo' o 'Driver') fosse stato accettato da Hugh Jackman, al quale era stato inizialmente proposto. Ma la storia non si fa con i "se". Anche se la 'storia' ci racconta che curiosamente proprio il regista del film (il primo dei suoi del quale non ha scritto la sceneggiatura) non ha mai avuto una grande passione per le macchine, come conferma il non aver mai preso la patente e l'aver fallito l'esame di guida per ben otto volte. A differenza sua, per entrare nel personaggio, l'amico Ryan, si era dedicato a restaurare la propria Chevrolet Malibu del 1973, poi usata nel film.

Perché vederlo. Ci sono dei film che non si possono perdere, e che vorremmo poter rivedere sempre per la prima volta. Drive è uno di questi. Capace di suscitare l'entusiasmo del concorso della 64ª edizione del Festival di Cannes (dove venne proiettato il 20 maggio 2011) e di emozionare con un mix di azione e atmosfera difficile a descriversi. Noir per atmosfere e accadimenti, ricco di tensione romantica non del tutto espressa, essenziale eppure pieno, Drive fa della sua freddezza una leva emozionale capace di catturare e scuotere, con violenza quanto con la totale assenza della stessa. Un apparente paradosso, costruito ammiccando ai film di genere degli anni '70.



La scena da antologia. Quella iniziale. Un inseguimento che non si vede spesso e che rimanda fortemente al Driver, l'imprendibile del 1978 di Walter Hill e con Ryan O'Neal. Siamo ancora sui titoli di testa quando scopriamo l'abilità e la freddezza del personaggio di Ryan Gosling, ed è un amore a prima vista. Un misto di invidia e ammirazione che rapidamente si è trasmesso al regista Nicolas Winding Refn (attualmente al festival di Cannes con il suo nuovo e attesissimo The Neon Demon), anche per l'immagine del "subacqueo in un oceano di squali" tenuta come riferimento per la realizzazione della scena.

I premi. Solo nominato agli Oscar (per il Miglior montaggio sonoro a Lon Bender e Victor Ray Ennis) e ai Golden Globe (per il Miglior attore non protagonista a Albert Brooks), il film ha comunque raccolto plausi di ogni tipo e in tutto il mondo (compresi gli Italian Online Movie Awards). Il riconoscimento maggiore ricevuto resta sicuramente il Prix de la mise en scène per la miglior regia consegnato a Refn dalla giuria del festival di Cannes.

Dove e quando. Alle 23:05 su Sky Cinema Cult, Canale 314 Sky Box e Canale 344 Sky Box HD