Un Oscar dei più sorprendenti, un film divenuto cult quasi per caso, e forse non per tutti, visto che qualcuno ancora non lo conosce o che sembra esser spesso sottovalutato anche dagli addetti ai lavori. Ragione di più per non perdersi il passaggio di Mio cugino Vincenzo di Jonathan Lynn, e per godersi la sorprendente performance di Joe Pesci e Marisa Tomei, qui finalmente rivelatasi!
Il film. Bill e Stan, due spensierati amici, vengono arrestati per errore e accusati di omicidio durante un viaggio in Alabama. Fortunatamente uno di loro ha un avvocato in famiglia, Vincenzo Gambini (Joe Pesci), un ex meccanico di Brooklyn che non ha mai messo piede in un?'aula di tribunale e tanto meno in Alabama. Quando il cugino Vincenzo, accompagnato della sua fidanzata vestita di pelle (Marisa Tomei), arriva per occuparsi del suo primo caso, è uno shock per lui e per il profondo sud...
Dietro le quinte. Molti lo ricordano come il film di Marisa Tomei (e non solo per l'?Oscar vinto, e poi perso - temporaneamente - nel trasloco del 2002), ma tutto avrebbe potuto esser diverso se la 'prima scelta' Lorraine Bracco non avesse rifiutato il ruolo. Un caso fortunato, quello. Un rifiuto che fece il paio con quello della stessa Tomei alla possibilità di un sequel che avrebbe dovuto vedere Vinny Gambini all'opera nel Vecchio Continente, in Inghilterra, ma che non venne mai realizzato (anche se Joe Pesci ripese il ruolo nell'album del 1998 'Vincent LaGuardia Gambini Sings Just for You').
Perché vederlo. Sono sicuramente gli interpreti - in primis Pesci e Tomei - a spingere la storia scritta da Dale Launer in cima alle classifiche (in fondo 53 milioni di incasso per un film costatone 11 non è un cattivo risultato) e in fondo ai cuori del pubblico. Ma i pregi di una storia raccontata evitando cliché e banalizzazioni tipici di una commedia del genere vanno al di là. L'onestà, il ritmo e una regia capace di dare il maggior risalto a ogni singolo elemento, valorizzandoli e dando al film un carattere unico e sofisticato che lo allontana da certe riduzioni 'parodistiche bilanciando conflitti (culturali e generazionali), humour (più o meno esplicito o smaccato) e l'atmosfera di quel tempo.
Il film. Bill e Stan, due spensierati amici, vengono arrestati per errore e accusati di omicidio durante un viaggio in Alabama. Fortunatamente uno di loro ha un avvocato in famiglia, Vincenzo Gambini (Joe Pesci), un ex meccanico di Brooklyn che non ha mai messo piede in un?'aula di tribunale e tanto meno in Alabama. Quando il cugino Vincenzo, accompagnato della sua fidanzata vestita di pelle (Marisa Tomei), arriva per occuparsi del suo primo caso, è uno shock per lui e per il profondo sud...
Dietro le quinte. Molti lo ricordano come il film di Marisa Tomei (e non solo per l'?Oscar vinto, e poi perso - temporaneamente - nel trasloco del 2002), ma tutto avrebbe potuto esser diverso se la 'prima scelta' Lorraine Bracco non avesse rifiutato il ruolo. Un caso fortunato, quello. Un rifiuto che fece il paio con quello della stessa Tomei alla possibilità di un sequel che avrebbe dovuto vedere Vinny Gambini all'opera nel Vecchio Continente, in Inghilterra, ma che non venne mai realizzato (anche se Joe Pesci ripese il ruolo nell'album del 1998 'Vincent LaGuardia Gambini Sings Just for You').
Perché vederlo. Sono sicuramente gli interpreti - in primis Pesci e Tomei - a spingere la storia scritta da Dale Launer in cima alle classifiche (in fondo 53 milioni di incasso per un film costatone 11 non è un cattivo risultato) e in fondo ai cuori del pubblico. Ma i pregi di una storia raccontata evitando cliché e banalizzazioni tipici di una commedia del genere vanno al di là. L'onestà, il ritmo e una regia capace di dare il maggior risalto a ogni singolo elemento, valorizzandoli e dando al film un carattere unico e sofisticato che lo allontana da certe riduzioni 'parodistiche bilanciando conflitti (culturali e generazionali), humour (più o meno esplicito o smaccato) e l'atmosfera di quel tempo.
La scena da antologia. "Ti piace meccanteggiare!", dice Vincenzo Gambini/Joe Pesci a un JT basito dall'approccio deciso del piccolo italiano e particolarmente propenso a 'controffette' non toppo difficili da rifiutare... Un confronto cui non sappiamo resistere, per quanto la si veda. Ben diverso dai tanti che vediamo messi in scena nell'aula di tribunale con il giudice Chamberlain Haller di Fred Gwynne (Fronte del porto, Cimitero vivente).
I premi. Tutti per Sua Meraviglia Marisa - Premio Oscar come miglior attrice non protagonista e MTV Movie Awards per la Miglior performance rivelazione - o quasi, visto che pur premiata anche da Awards Circuit Community Awards e Chicago Film Critics Association Awards nelle stesse categorie, la Tomei venne solo nominata dai American Comedy Awards (che invece premiarono Joe Pesci come 'Funniest Actor' potagonista di un film).
Dove e quando. Alle 21.10 su Cine Sony, canale 55 del digitale terrestre.