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Stasera in TV, 12 novembre: Prendimi l’anima, gli amori impossibili di Carl Gustav Jung

Ripercorriamo la genesi del biopic sull’amore tra il celebre psicoanalista e la sua paziente Sabina Spielrein

Film Prendimi l'anima

Film Prendimi l'anima

12.11.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Un film biografico che però racconta una storia molto particolare, atipica, non tanto per il suo contenuto ma perché coinvolge due figure storiche della psicoanalisi. Carl Gustav Jung e la psicoanalista russa Sabina Spielrein. In Prendimi l’anima di Roberto Faenza è infatti raccontato il rapporto d’amore, anzi prima di tutto il rapporto terapeutico tra l’uomo e la donna realmente esistiti. La pellicola è uscita nel 2002.

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Il film. Prendimi l’anima parte da punto di vista esterno e contemporaneo per addentrarsi nella storia d’amore tra i due studiosi. Marie e Fraser, i protagonisti della prima parte del film, stanno facendo entrambi una ricerca sulla vita della psicoanalista russa Sabina Spielrein.

I due ricostruiscono insieme la vita di Sabina, a partire dal suo ricovero a Zurigo nel 1904 per una grave forma di isteria. Qui la paziente conosce il giovane medico Carl Gustav Jung, che mettendo in pratica i nuovi metodi di psicoanalisi sviluppati da Freud, riuscirà a guarirla. E dopo la cura però i due saranno travolti da una storia d’amore la cui realizzazione si rivelerà poi molto difficile. Le parti di Carl Gustav Jung e di Sabina Spielrein sono rispettivamente interpretate dagli attori Iain Glan (Il Trono di Spade) ed Emilia Fox
 
Dietro le quinte. Il film è soprattutto un biopic raffinato che prova anche a spiegare al grande pubblico il difficile tema della psicoanalisi. Un esempio del livello alto del ragionamento è l’inserimento nel film del quadro di Gustav Klimt Giuditta II usato per spiegare la visione di Sabina sui concetti di Eros e Thanatos.

 
Perché vederlo. Per conoscere una storia nascosta della quale Faenza racconta l’aspetto più passionale e tormentato. 

La scena da antologia. Uno dei primi momenti di contatto tra Jung e la sua paziente in una dolce scena al ristorante. Sabina è tenera e indifesa, mentre Jung prova a supportarla senza illudere le sue aspettative d’amore carnale. 
 
Premi. Premio Flaiano per il miglior film a Roberto Faenza.
 
Dove e quando. Sabato 12 novembre alle ore 02:00 su Canale 5.