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Netflix: gli show originali che hanno fatto centro 

Ricordiamo il successo di House of Cards, Stranger Things, Orange Is the New Black e gli altri 

House of Cards

House of Cards

12.02.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
L’idea di show originale Netflix è un concetto che nasconde il successo di una piattaforma nata come sistema di distribuzione alternativo a prodotti tradizionali e cresciuta poi fino a diventare meccanismo di produzione e di distribuzione di diversi show televisivi in maniera esclusiva. Un primato che Netflix può davvero sbandierare mostrando, agli invidiosi, agli scettici, ai meno giovani, i successi dei suoi show originali diventati spesso fenomeno di culto. Ne ricordiamo 5 tra i più seguiti e amati e spesso infinitamente longevi. 

 
Orange Is the New Black. Uno show che ha fatto la storia con la S maiuscola visto che si tratta di uno dei prodotti più forti del canale in streaming e insieme a House of Cards uno dei primi show originali co-prodotti o prodotti dalla piattaforma. OITNB va in onda dal 2013 ed è un prodotto a contenuti molto provocatori che ha visto affermarsi la piattaforma in streaming come luogo alternativo per mezzi di produzione ma soprattutto di storie. Nella serie Piper Chapman è una donna proveniente dal Connecticut, residente a New York, che viene condannata a scontare quindici mesi al Litchfield, un carcere federale femminile gestito dal Dipartimento Federale di Correzione, per aver trasportato una valigia piena di soldi di provenienza illecita per Alex Vause, una trafficante di droga internazionale e un tempo sua amante. L’entrata in carcere sarà per Piper un modo per confrontarsi con il suo passato di omosessualità; un tema sempre presente nello show e che ne ha costituito in parte il successo. 

 
Stranger Things. Uno degli ultimi successi in ordine di tempo per Netflix. Lo show esercita il potere della nostalgia avendo echi molto evidenti agli anni’ 80 e alla sua cinematografia e cultura predominante. Si tratta di un horror fantascientifico che si richiama a prodotti come I Goonies o la fantascienza romantica di Steven Spielberg in E,T. ed è per questo motivo che il pubblico l’ha amato durante tutto il corso dello scorso anno. I suoi protagonisti più piccoli poi sono diventati delle piccole star, tanto da essere ospiti a show di tutto rispetto come il Jimmy Fallon Show. 

 
Grace and Frankie. Uno show semplicemente magnifico, una sit-com fatta di battute a raffica e interpreti meravigliosi rigorosamente over 70 e impegnati a dare sfogo alle problematiche che affliggono quel tipo di generazione. Buona parte del successo dello show lo si deve alla presenza di Jane Fonda e Lily Tomlin che si trovano a dover essere per forza amiche dopo che i rispettivi mariti le hanno lasciate per stare insieme in una nuova relazione omosessuale.
 
House of Cards. Il 2013 è l’anno di esordio di Netflix come produttore e distributore di show originali. Il suo primo prodotto nel nuovo assetto societario è un political drama del quale sentiremo a lungo parlare tanto che dal 2013 a oggi, il nome Frank Underwood è sinonimo di ingegno politico da stratega unito ad una buona dose di bassa, bassissima moralità. A reggere la serie, che nel 2017 vedrà una quinta stagione, il diabolico Kevin Spacey

 
Making a Murderer. Uno show molto importante, un vero e proprio documentario dedicato all’approfondimento di un caso di malagiustizia e che diventerà format in futuro per ripercorrere alcuni casi neri di cronaca con l’ausilio della macchina da presa, tra passione per il crime e l’idea di servizio pubblico duro e puro. Lo show va in onda nel 2015, e vede protagonista il caso di story Steven Avery, un uomo originario di Manitowoc County, Wisconsin, che ha passato 18 anni in prigione con l’accusa di aver ucciso Penny Beerntsen prima di essere scagionato dalla prova del DNA.

Il filone del documentario crime è proseguito con successo negli anni fino a produrre nel 2016 la lavorazione e l’uscita del documentario Amanda Knox