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Incontri ravvicinati con Morena Baccarin

A Milano atterra la bellissima aliena di "V", prima ospite internazionale dell'ottava edizione del Telefilm Festival.

Intervista a Morena Baccarin

09.05.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
Un collo lungo, un portamento elegante, occhi grandissimi e il taglio di capelli corto che le ha fatto guadagnare terreno nell’immaginario del pubblico, in quella porzione di spazio dedicata alle dark ladies, tanto belle quanto crudeli. Così Morena Baccarin si presenta all’incontro con il Telefilm Festival e la sua bellezza è davvero quasi aliena. Viene “in pace”, tanto per cambiare, e in veste di portavoce della serie “V” che avrà il suo spazio nel programma della manifestazione. Nello show lei interpreta Anna, nuovo leader dei Visitors che dall’astronave esce vestita con un tailleur e indice conferenze stampa come se invece di comandare una delegazione di invasori fosse venuta a siglare una transazione economica.

E’ la reincarnazione della perfida Diana che negli anni ’80 terrorizzò gli spettatori ingoiando  topolini e racconta:
“La serie originale l’ho vista quando ero ragazzina e poi mai più. Ricordo però che avevo paura. V è un suo remake ma la sceneggiatura è riadattata per il pubblico del 2010. Si parla dell’America di oggi infondo, della paura del terrorismo, dell’economia, del potere dei media e persino del sistema sanitario. Per quanto riguarda i topolini, renderemo omaggio a quella scena ma per fortuna non toccherà a me, anche se non è detta l’ultima parola. Diana e Anna non sono uguali. Diana era una cattiva a tutto tondo, Anna è una manipolatrice…”

Per prepararsi a questo ruolo la Baccarin ha rivelato di essere partita da un dettaglio:
“Il processo per interiorizzare un personaggio è organico. Io inizio sempre dalla voce, dal modo di parlare. Anna per esempio è molto controllata, precisa. Ho guardato i dibattiti politici in tv per avere uno spunto. Ho però cercato di non rinunciare all’aspetto sexy e ammaliante che rende più ambiguo e pericoloso il personaggio”.

Qualcuno in America ha letto nel personaggio di Anna critiche rivolte all’amministrazione Obama…
“Non c’era l’intenzione di criticare Obama, ma di fatto è interessante osservare come il mondo abbia voluto leggere tra le righe un simile messaggio. Io, lo dico una volta per tutte, sostengo Obama, l’ho votato, ma non posso nascondere di nutrire sentimenti contrastanti verso la sua riforma sanitaria anche se per potermi esprimere davvero sull’argomento dovrei approfondire l’argomento”.

Tornando allo show, si può dire che “V” sia una serie al femminile.
“E’ vero, due donne schierate su versanti opposti controllano lo show e la storia e sono entrambe fortissime e decise a difendere strenuamente la propria razza. La cosa mi piace molto e ho profonda stima per Elizabeth Mitchell che è una professionista da cui ho avuto la fortuna di imparare tante cose. Lo show però non si rivolge solo al pubblico femminile e anzi direi che Anna è il prodotto di una fantasia maschile ed è più indicativo di come gli uomini scrivano e intendano la fantascienza”.

Sul calo di ascolti che la serie ha dovuto affrontare:
“Il calo è fisiologico. L’episodio pilota è stato visto da 14 milioni di telespettatori, era impossibile mantenere una media simile. Con la pausa di tre mesi (dopo i primi quattro episodi la messa in onda è stata interrotta per lavorare agli episodi successivi n.d.r.) poi è naturale che il pubblico ci impieghi un po’ di tempo a re-ingranare”.

Ma una seconda stagione ci sarà?
“Non lo so, davvero, il futuro dello show sarà deciso dai network a fine mese”
E quando accadrà che il vero aspetto dei Visitors comincerà a rivelarsi?
“Il più tardi possibile, vedremo alcuni dettagli come un braccio o l’occhio di qualcuno. Anche il mio personaggio farà cose strane, non proprio umane… comunque aspetteremo più che si può è uno degli aspetti intriganti dell’invasione…”

E a parte “V”, in tv cosa le piace guardare?
“Sono una fan di Modern Family, mi piace tantissimo è veramente divertente e sogno di recitare in uno show di questo genere. Mi piace moltissimo anche Dextere poi di sicuro non mi perderòTreme, l’ultimo lavoro degli autori di The Wire che in assoluto è lo show che preferisco ma che purtroppo è finito”.
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