ATTENZIONE: SPOILER SULL'EPISODIO 6x02 DE IL TRONO DI SPADE.
Finalmente. Finalmente gli spettatori hanno ottenuto una risposta. Finalmente gli autori de Il Trono di Spade hanno sciolto ogni dubbio sul destino di Jon Snow. Ora più che mai chi segue anche i romanzi rimpiangerà di non aver potuto leggere prima nei libri quanto accaduto nell'ultimo episodio.
Ma andiamo con ordine. La seconda puntata della sesta stagione si è aperta con il ritorno in scena di Bran Stark, assente in tutta la quinta stagione. Accanto al Corvo con Tre Occhi, interpretato con la sua inconfondibile gravitas da Max Von Sydow, Bran ha iniziato a scoprire il passato della famiglia Stark, osservando suo padre Ned da ragazzino. A Meereen, Tyrion ha coraggiosamente liberato dalle catene i due draghi rimasti. Ad Approdo del Re, Tommen ha impedito a sua madre Cersei di presenziare al funerale della figlia Myrcella, per paura di ritorsioni da parte dell'Alto Passero. Arya, nel frattempo, sembra aver ritrovato la strada verso il suo destino, mentre a Grande Inverno e alle Isole di Ferro abbiamo assistito a due delitti improvvisi e scioccanti che rimettono in discussione gli attuali assetti di potere, con il folle Ramsay ora “auto-promosso” a Lord Bolton, mentre un nuovo personaggio ha eliminato il padre di Theon Greyjoy (che a sua volta si è visto costretto a lasciare Sansa nelle fidate mani di Brienne).
Ma è quanto accaduto a Castello Nero a concentrare su di sé l'attenzione totale dei fan più devoti. Le cose sono andate come previsto, per una volta: dopo che i Bruti hanno aiutato Sir Davos a sopprimere la ribellione e catturare gli assassini di Jon Snow, Davos ha convinto Melisandre a effettuare un rito per riportare in vita il defunto comandante. Un rito che pareva destinato a fallire, fino agli ultimi, emozionanti secondi dell'episodio in cui, sotto gli occhi di un solo testimone, il meta-lupo Ghost, Jon ha tirato un sospiro tornando nel mondo dei vivi. Un sospito condiviso dal pubblico, che finalmente ha visto realizzate le proprie speranze.
Dove ci porterà questa svolta? È possibile che quanto riportato la settimana scorsa, ovvero che il terzo episodio avrebbe svelato finalmente le origini di Jon, venga confermato domenica prossima. Certamente, il promo del terzo episodio rivela che vedremo proprio lì il flashback in cui Ned Stark sfiderà Rhaegar Targaryen per liberare la sorella Lyanna. È dunque plausibile che la puntata sia tematicamente incentrata sul ritorno di Jon Snow e sulla rivelazione delle sue origini. D'altro canto, Melisandre stessa ha ricordato, nell'ultimo episodio, la sua visione di un Jon Snow vittorioso “in mezzo alle fiamme”. Se la sua discendenza Targaryen venisse confermata, sarebbe tutto coerente.
Ma questo è poco importante, per ora: intanto godiamoci la ventata di positività dovuta al ritorno in scena di uno dei personaggi più amati. Dopo questo colpo di scena, Jon Snow si conferma praticamente come il protagonista vero di Game of Thrones: come gli eroi della narrativa classica è morto e risorto, e ora è pronto per lasciare definitivamente il segno in quello che, da questo momento, è il terzo atto della saga televisiva di George R.R. Martin. Un atto finale che si dividerà tra le otto puntate rimaste di questa stagione e le tredici che dovrebbero essere prodotte tra la settima e l'ottava.
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Ma andiamo con ordine. La seconda puntata della sesta stagione si è aperta con il ritorno in scena di Bran Stark, assente in tutta la quinta stagione. Accanto al Corvo con Tre Occhi, interpretato con la sua inconfondibile gravitas da Max Von Sydow, Bran ha iniziato a scoprire il passato della famiglia Stark, osservando suo padre Ned da ragazzino. A Meereen, Tyrion ha coraggiosamente liberato dalle catene i due draghi rimasti. Ad Approdo del Re, Tommen ha impedito a sua madre Cersei di presenziare al funerale della figlia Myrcella, per paura di ritorsioni da parte dell'Alto Passero. Arya, nel frattempo, sembra aver ritrovato la strada verso il suo destino, mentre a Grande Inverno e alle Isole di Ferro abbiamo assistito a due delitti improvvisi e scioccanti che rimettono in discussione gli attuali assetti di potere, con il folle Ramsay ora “auto-promosso” a Lord Bolton, mentre un nuovo personaggio ha eliminato il padre di Theon Greyjoy (che a sua volta si è visto costretto a lasciare Sansa nelle fidate mani di Brienne).
Ma è quanto accaduto a Castello Nero a concentrare su di sé l'attenzione totale dei fan più devoti. Le cose sono andate come previsto, per una volta: dopo che i Bruti hanno aiutato Sir Davos a sopprimere la ribellione e catturare gli assassini di Jon Snow, Davos ha convinto Melisandre a effettuare un rito per riportare in vita il defunto comandante. Un rito che pareva destinato a fallire, fino agli ultimi, emozionanti secondi dell'episodio in cui, sotto gli occhi di un solo testimone, il meta-lupo Ghost, Jon ha tirato un sospiro tornando nel mondo dei vivi. Un sospito condiviso dal pubblico, che finalmente ha visto realizzate le proprie speranze.
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Ma questo è poco importante, per ora: intanto godiamoci la ventata di positività dovuta al ritorno in scena di uno dei personaggi più amati. Dopo questo colpo di scena, Jon Snow si conferma praticamente come il protagonista vero di Game of Thrones: come gli eroi della narrativa classica è morto e risorto, e ora è pronto per lasciare definitivamente il segno in quello che, da questo momento, è il terzo atto della saga televisiva di George R.R. Martin. Un atto finale che si dividerà tra le otto puntate rimaste di questa stagione e le tredici che dovrebbero essere prodotte tra la settima e l'ottava.
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