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Film da vedere gratis in streaming, il migliore di lunedì 14 ottobre

Fabio De Luigi è mattatore assoluto, e vittima, della vicenda che nel 2011 seppe guadagnarsi persino un sequel.

14.10.2019 - Autore: Mattia Pasquini
Se avete avuto modo di esplorarne il catalogo online, sarete rimasti sorpresi dalla quantità di titoli a disposizione degli iscritti al servizio di Mediaset Play. Ma se accedete da una Smart TV saprete che i film tra i quali decidere son quelli trasmessi nell'ultima settimana… Opzione tutt'altro che limitata, visto l'imbarazzo della scelta. Che speriamo di aiutarvi a superare consigliandovi La peggior settimana della mia vita, film di Alessandro Genovesi del 2011 che all'epoca incassò quasi 10 milioni di euro spingendo la Warner Bros a produrrne un sequel: Il peggior Natale della mia vita.

Il film. La settimana che precede le nozze di Paolo e Margherita. Forse a causa della soggezione che ha nei confronti dei genitori di Margherita, e probabilmente anche per l’agitazione di dover pronunciare a breve il fatidico sì, fin dall’inizio della settimana Paolo entra in un vortice di tragicomici eventi. Tutte le cose che fa per piacere ai genitori di Margherita si trasformano in disastri tali da mettere seriamente in discussione lo svolgersi del matrimonio. Una macedonia di situazioni imbarazzanti, e allo stesso tempo molto divertenti, su come i giorni che precedono il matrimonio, una delle esperienze più belle della vita, si possano trasformare nella peggior settimana della nostra vita.



Dietro le quinte. Ispirato - con qualche licenza, soprattutto nel tono - alla sitcom britannica della BBC The Worst Week of My Life (già trasposta dalla CBS nella Worst Week statunitense), il film raccolse un lusinghiero share del 18,82% al suo primo passaggio televisivo nel 2012. Ai camei di Arisa e Andrea Mingardi (Martina e Dino, padre di Paolo) si aggiunge anche quello dello stesso regista, nei panni del prete. Inoltre, vale la pena notare la presenza dell'ambulanza della pubblica assistenza Croce Bianca Milano (della sezione di Milano Centro, col codice MI 001) nella scena in cui Simona si lancia nel fiume, come anche in quella in cui il padre di Margherita si sente male.

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Perché vederlo. Un interessante film d'esordio del regista di Soap Opera e 10 giorni senza mamma. Il quale, se successivamente non sempre ha mostrato una crescita coerente, qui regala un divertente catalogo di situazioni paradossali capace - come dicemmo - di mischiare e rinnegare contemporaneamente vari elementi della commedia classica. A metà tra slapstick, cringe comedy e commedia sentimentale, il succedersi dei siparietti con al centro un onnipresente De Luigi permette soprattutto ai comprimari di mostare tutto il loro talento comico. In questo senso si segnala la versione leggera di una sorprendentemente piacevole Guerritore e una "spudorata innocenza" di fondo che permette di godersi lo spettacolo fino in fondo.



La scena da antologia. Il film offre un crescendo degno del Ti presento i miei di Jay Roach con Robert De Niro e Ben Stiller, ma più del dramma legato al povero Ettore o la costante persecuzione della stalker Chiara Francini e le involontarie avances a una ammaliante Monica Guerritore, a restare impresso è un momento più 'comune'. Ossia l'imbarazzante tentativo di non offendere la padrona di casa rifiutando il suo 'rinomato' gulash… e tutto ciò che ne consegue.

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I premi. Il film raccolse quattro nomination al Premio Kineo, per regista e interpreti, ma soprattutto va ricordata la doppietta in occasione del Capri, Hollywood per Fabio De Luigi e Chiara Francini, vincitori del riconoscimento per il Miglior attore e la Miglior attrice.