NOTIZIE

Victor Frankenstein e le dieci cose da sapere della sua 'storia segreta'

Molte curiosità e riferimenti alla leggenda del personaggio nel nuovo film sul dottore creato da Mary Shelley e le sue creature

05.12.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)
Con Victor: La storia segreta del dott. Frankenstein torna al cinema uno dei miti moderni più noti e celebrati. Dottore o Barone, la leggenda di Victor Frankenstein ha radici antiche. Dalle quali, negli anni, si sono sviluppate versioni più o meno fantasiose, generalmente poco interessate al romanzo originario di Mary Shelley, pubblicato nel 1818. In molti hanno dato interpretazioni personali di questa icona della letteratura gotica e horror, concentrandosi sui suoi successi e fallimenti… e drammi. In pochi ricordano la sua felice infanzia in Svizzera, nella natia Ginevra, o il fatto che sia stato il trauma della morte della madre a spingerlo a cercare una soluzione alle debolezze umane, indagando il segreto della vita e della sua creazione. Nel film di Paul McGuigan (sceneggiato dal Max Landis di Chronicle) si torna alle origini, o quanto meno ad alcune delle premesse della vicenda che conosciamo, meglio quindi conoscerlo più a fondo. E con lui, i suoi protagonisti e curiosità…



LA VERSIONE DI IGOR
C'è lui al centro del nuovo racconto della storia di Frankenstein, seppure il personaggio non fosse nel romanzo originale della Shelley. Eppure è dal suo punto di vista che assistiamo allo svolgersi dell'azione. Anche se di un Igor molto diverso da quelli ai quali siamo stati abituati dal cinema, dal 1939 (quando Boris Karloff lo interpretò per la prima volta in Il figlio di Frankenstein) a oggi.

GIOVANI E… JUNIOR
Impossibile, parlando di Igor, non pensare a quello di Marty Feldman in Frankenstein Junior (Mel Brooks, 1974). Inevitabile anche per le molte citazioni - di certo non casuali - che costellano il nuovo film. Dall'errore nella pronuncia del cognome del dottore all'intenzione di guarire Igor dalla sua gobba, come probabilmente anche i riferimenti al 'malocchio' e alla scena della 'fuga di cervelli'...


LA TRASFORMAZIONE DI RADCLIFFE
Nemmeno da Harry Potter era riuscito in magie del genere, ma da Igor Daniel Radcliffe realizza una delle sue trasformazioni più notevoli (Horns a parte, dove era addirittura dotato di corna). Gobba a parte, lo vediamo rialzarsi dalla condizione di 'Quasimodo' fino a conquistare la sua 'Esmeralda'. Forse anche grazie al fascino dei suoi lunghi capelli. Ovviamente finti. E che - essendo ottenuti grazie a delle extensions - ha dovuto portare per tutta la durata delle riprese.

UN SET MOSTRUOSO
Divise tra i Twickenham Film Studios, il Castello Dunnottar di Stonehaven in Scozia, i dintorni del Old Royal Naval College di Greenwich e la Hatfield House nell'Hertfordshire, le riprese stesse si sono protratte dal 25 novembre 2013 al 20 marzo 2014. Un tempo notevole, considerato quanto detto poc'anzi.

CENSURATO O CENSURABILE?
A breve verrà svelato il mistero che aleggia sul film, il quale - dopo ben quattro mesi di girato - non è stato volutamente mostrato in pubblico fino allo scorso novembre. Probabilmente per il laborioso montaggio, che ha comunque portato a una versione finale che negli Stati Uniti si è guadagnata il divieto ai minori di 13 anni non accompagnati, a causa di "immagini macabre, violenza e sequenze di distruzione".


IL DESTINO DI UN NOME
Il titolo originale del film dice tutto: Victor Frankenstein. Ma sono molte le variazioni 'sul tema' cui abbiamo assistito. Dottor Frankenstein, Barone von Frankenstein, Victor von Frankenstein (dal quale deriva anche il Dottor Destino, nemesi dei Fantastici Quattro, il cui vero nome è appunto Victor von Doom), oltre che Dottor Victor Stein (Peter Cushing in La vendetta di Frankenstein, 1958), Dr. Carl Victor (Peter Cushing in Frankenstein and the Monster from Hell), Dr. Frank N. Stein (Terry Scott in Carry on Christmas, 1969), Dr. Whale (David Anders in C'era una volta), Vic Frank (Jeffrey Alan Solomon nel prossimo Frankenstein: Heart of a Champion).

DI OMAGGIO IN OMAGGIO
Meno riconoscibili di quelli a Frankenstein Junior potrebbero essere i riferimenti al film del 1931 e del 1935 (Frankenstein e La moglie di Frankenstein), interpretati entrambi da Colin Clive, ma con il nome di Henry Frankenstein (che nel film in sala viene inoltre citato come fratello del protagonista)! In onore dello storico attore, oggi troviamo nel cast un Dr. Clive, cui dà corpo il londinese Adrian Schiller (The Danish Girl).


MILLE E UN DOTTORE…
L'ultimo è James McAvoy, passato dai panni del Professor Xavier a quelli del Dottor Frankenstein, ma negli anni grandi nomi hanno vissuto sullo schermo il dramma del geniale Victor. Tra gli ultimi anche Benedict Cumberbatch (nella doppia interpretazione del creatore e della sua creatura per la produzione teatrale firmata da Danny Boyle), Kenneth Branagh, Raul Julia, Sting, Donald Pleasence, John Carradine, Gene Wilder, Peter Cushing, Udo Kier e - ovviamente - Boris Karloff.

FRANKENSTEINDIPITY
Strane connessioni si registrano… Non solo il suddetto Benedict Cumberbatch è legato a ben tre membri del cast di Victor: La storia segreta del dott. Frankenstein - Andrew Scott (l'ispettore Turpin), Mark Gatiss (Dettweiler) e Louise Brealey - per aver recitato con loro nel televisivo Sherlock, ma lo stesso regista Paul McGuigan ne ha diretto quattro episodi tra il 2010 e il 2012. A questo, si aggiunga che anche Kenneth Branagh, John Cleese, Robert Hardy e Helena Bonham Carter - nella saga di Harry Potter insieme a Daniel Radcliffe - si sono confrontati con il 'mostro' nel Frankenstein di Mary Shelley del 1994.

I SEGRETI NASCOSTI
Probabilmente non scopriremo mai tutto delle origini di Victor Frankenstein, almeno di quanto il film doveva raccontare. Probabilmente nemmeno in un futuro dvd, tra le scene eliminate. Nella seconda bozza della versione iniziale della sceneggiatura di Max Landis - dichiaratamente "ispirata all'interpretazione della tendenza predominante nella cultura pop americana" - c'era infatti molto di più di quel che vedremo: della bellezza di Lorelei, per esempio, dominante sin dall'incipit. Ma soprattutto un dettaglio e una concretezza maggiori, in generale. A partire dalla costruzione del personaggio di Turpin, più complesso, fino alle implicazioni che la scena con Victor, Igor e un bambino poteva suggerire…